L'ultima telefonata: «Siamo in pericolo di vita, voglio morire»

Gianni Garbin e l'ingresso della loro casa
PIANIGA - Quando il cognato ieri pomeriggio ha ricevuto quella maledetta telefonata si è subito precipitato a Pianiga, ma si è trovato di fronte due corpi senza vita. Il...

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PIANIGA - Quando il cognato ieri pomeriggio ha ricevuto quella maledetta telefonata si è subito precipitato a Pianiga, ma si è trovato di fronte due corpi senza vita. Il cadavere dell'uomo impiccato nel garage al piano terra, il corpo della donna disteso a faccia in giù nella camera al secondo piano.


È la terribile fine di Gianni Garbin e Daniela Masaro, una tragedia su cui sarà fatta luce solamente dopo l'autopsia. L'ipotesi più accreditata è quella dell'omicidio-suicidio, ma ieri sera gli inquirenti stavano ancora indagando sulla morte della donna e tengono aperte tutte le piste.



La coppia viveva in una casa a due piani di via Papa Luciani 16, in pieno centro, e a Pianiga i due erano piuttosto conosciuti: lui 58enne dipendente della Bugin di Santa Maria di Sala (azienda che si occupa di macellazione e lavorazione di carne), lei 55enne infermiera all'ospedale di Dolo.



A trovare i due cadaveri è stato il marito della sorella di Daniela, corso in via Papa Luciani dopo aver ricevuto l'inquietante chiamata di Gianni. «Siamo in pericolo, voglio farla finita» sono le parole che Garbin avrebbe detto con un filo di voce prima di togliersi la vita.



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Il Gazzettino