Stanziato un milione e mezzo di euro per ammodernare il porto di Pila

La flotta peschereccia attraccata nel porto di Pila
La giunta Pizzoli ha approvato il progetto definitivo-esecutivo del decimo stralcio del Porto peschereccio di Pila. L’azione prevista avrà un valore complessivo di 1...

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La giunta Pizzoli ha approvato il progetto definitivo-esecutivo del decimo stralcio del Porto peschereccio di Pila. L’azione prevista avrà un valore complessivo di 1 milione e mezzo di euro da finanziare in parte con fondi comunali ed in parte con i contributi regionali Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca dell’Unione europea). A tal riguardo il 23 dicembre la Regione aveva confermato la concessione di un contributo Feamp di 900mila euro al comune deltino. Della cifra totale 1.145.000 euro saranno per lavori a base d’asta comprensivi di oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, mentre gli altri 355mila euro rimarranno come somme a disposizione per spese tecniche, prove, analisi, collaudi e quant’altro.

LA STORIA DEL PORTO
La costruzione del porto peschereccio di Pila è iniziata nel 1999 ed è frutto di un progetto suddiviso in stralci funzionali. Fino al 2015 sono stati realizzati i primi 8 stralci con cui si sono costruiti circa 500 metri di banchina, moli foranei, scivolo di alaggio, bacino di carenaggio con boat lift, fognature, rete idrica ed elettrica, impianto antincendio, strade, parcheggi e verde. Inoltre, nel tempo sono stati posizionate attrezzature come la gru mobile, nastri trasportatori carrelli, fanali per segnalamenti marittimi luminosi, serbatoi carburante e pontili.
GLI OBIETTIVI

Tra gli obiettivi del decimo stralcio vi è quello di migliorare le condizioni di traffico, attracco e sbarco, trattamento dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura e della loro messa all’asta oltre all’obbligo di sbarcare tutte le catture, l’aumento delle strutture e dei servizi a terra con un impatto diretto sui costi di gestione dell’attività di pesca favorendo una maggiore competitività della filiera ittica andando nel contempo a ridurre l’impatto ambientale e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro. Per raggiungere questi scopi sarà perciò realizzato un prolungamento per un tratto di circa 125 metri dell’attuale banchina esistente sul versante est. Tra le azioni collaterali anche la risagomatura e lo scavo del bacino portuale al fine di omogeneizzare la quota del fondale, permettendo la manovrabilità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino