«Ho iniziato a spacciare dopo aver perso il lavoro»: sgominata banda di pusher

«Ho iniziato a spacciare dopo aver perso il lavoro»: sgominata banda di pusher
SAN DONA' DI PIAVE - I carabinieri di San Donà di Piave hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone ritenute...

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SAN DONA' DI PIAVE - I carabinieri di San Donà di Piave hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di un traffico di cocaina. Si tratta di Katriel De Bianchi, 30, e degli albanesi Skerdi Hyseni, 32, i fratelli Nelson (33)e Bledar (30). L'indagine è nata con l'arresto, il 26 maggio, di De Bianchi nei pressi di un bar di San Donà, trovato con circa 80 grammi di cocaina.


Lo sviluppo investigativo ha poi portato a scoprire che l'indagato, che ha collaborato con l'Arma, e i suoi complici erano impegnati nel traffico di droga oltre che nell'area sandonatese anche in quella jesolana. De Bianchi, che ha riferito di aver cominciato a spacciare dopo aver perso il lavoro, ha dato elementi utili per ricostruire la rete dello spaccio che ha coinvolto molti giovani del luogo, alcuni già noti.

È stato accertato come l'attività di spaccio fosse molto ben strutturata, costante nel tempo e di lunga data, da costituire una vera e propria attività imprenditoriale per gli indagati che potevano contare su guadagni facili e sicuri e su canali di approvvigionamento costanti, oltre che sull'ormai frequente uso di Sim telefoniche fittiziamente intestate ad altri soggetti. dalle indagini è inoltre emerso che gli indagati, benchè disoccupati, avevano un tenore di vita alto, in possesso di auto di grossa cilindrata. Sono circa 30 invece i giovani assuntori segnalati alla prefettura per consumo di droga il cui giro è stato calcolato in 2000 cessioni in pochi mesi, con un prezzo di vendita al dettaglio che andava dai 70 per arrivare fino ai 100 euro al grammo.
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Il Gazzettino