VALBRENTA. La Regione Veneto disposta ad assecondare la petizione promossa dal comitato ‘Salviamo il sentiero del Brenta’? L’assessora regionale Elena Donazzan...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Su questo non ci piove, ma sulle reali competenze dell’eventuale blocco del progetto ha qualche osservazione da fare il consigliere regionale della lega Nicola Finco. «Ricordo a tutti gli esperti di pubblica amministrazione - afferma - che non spetta alla Regione Veneto il blocco del progetto della ciclopista del Brenta. L’ente regionale, attraverso i vari assessorati, predispone periodicamente dei bandi in base ai quali i vari comuni si aggiudicano i finanziamenti. Se la collega Donazzan vuole bloccare il progetto, deve semplicemente rivolgersi alla sorella Giovanna, da anni assessore del comune di Pove del Grappa e da sempre favorevole al progetto. Scaricare la responsabilità sul presidente Zaia e sull’ente regione non mi sembra corretto».
Per non perdere il finanziamento, l’Unione Montana Valbrenta ha provveduto alle tre gare d’appalto previste per i lotti in questione e la Provincia ha anche già proceduto all’assegnazione dei lavori, che dovrebbero, nel rispetto del bando, essere conclusi entro il 31 luglio 2017.
«Gli uffici dell'Unione Montana sono a stretto contatto con quelli regionali che monitorano il rispetto del cronoprogramma - interviene il presidente Luca Ferazzoli. - E’ prevista la consegna dei lavori alle ditte entro il 31 gennaio e così faremo. Credo che l'Unione Montana, all'interno di paletti inamovibili, stia cercando in tutti i modi di attutire l'impatto ambientale con prodotti innovativi, ma senza mettere in discussione la collocazione dell’opera. Se poi la Giunta regionale richiedesse modifiche sostanziali, con garanzia circa il mantenimento del contributo, noi non ci sottrarremo al confronto. Ma questo oggi a noi non risulta».
Domani, a Rosà, arriverà il presidente Luca Zaia e si troverà tra le mani una patata che scotta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino