Auto prima sbanda poi si ferma sul ciglio della canaletta. Il pensionato alla guida muore d'infarto

Auto prima sbanda poi si ferma sul ciglio della canaletta. Il pensionato alla guida muore d'infarto
TOMBOLO - Si è sentito male mentre guidava la sua Opel Corsa, è stato soccorso immediatamente da alcune persone e poi dai sanitari, ma  non c'è stato...

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TOMBOLO - Si è sentito male mentre guidava la sua Opel Corsa, è stato soccorso immediatamente da alcune persone e poi dai sanitari, ma  non c'è stato nulla da fare. Dramma ieri mattina, erano le 8,10, in via Peraro a Tombolo. Un infarto ha fermato la vita di Carlo Cazzadore, pensionato di 76 anni che abitava a San Martino di Lupari. L'uomo viaggiava in direzione della cittadina d'origine. La strada collega Tombolo a San Martino di Lupari dove diventa via Nogarasse. Il malore improvviso ha colto il pensionato mentre era in marcia, ha rischiato di scontrarsi con una Ford Focus station wagon che proveniva dalla corsia opposta, poi è rientrato nella sua carreggiata terminando la corsa sul lato destro della strada a pochi centimetri da una canaletta. Tutto si è consumato in pochi istanti e li ripercorre l'automobilista che ha rischiato di scontrarsi con l'auto di Cazzadore.

IL TESTIMONE «Viaggiavo verso Tombolo ed ho notato l'auto sulla corsia opposta che procedeva molto lentamente e contemporaneamente si spostava verso sinistra verso la corsia opposta dove viaggiavo io seguito da altre macchine, c'era traffico - è la testimonianza del signor Claudio Bergamin, 65 anni, anche lui abitante a San Martino di Lupari - Ho suonato il clacson, lo specchietto dell'Opel Corsa ha colpito il mio facendolo chiudere, poi la macchina è ritornata sulla sua corsia spostandosi però sulla destra e fermandosi per metà fuori strada. Ho seguito la manovra dallo specchietto retrovisore. Ho capito che qualche cosa non andava, ho fatto inversione di marcia e sono andato a vedere». La macchina aveva il motore acceso. Il signor Cazzadore aveva il finestrino dal suo lato semi aperto. Era incosciente, pallido e parzialmente riverso sul lato destro. «Ho chiesto ad un signore che era nel giardino della casa dirimpetto di chiamare il 118. Contemporaneamente - continua nel racconto Bergamin - si è fermato anche un altro automobilista e da un'altra abitazione è uscita una signora. Al telefono guidati dalla centrale operativa di Padova del 118, abbiamo estratto dall'abitacolo il conducente e lo abbiamo adagiato a terra. Poi l'altro automobilista e la signora hanno praticato il massaggio cardiaco, rimanendo sempre in contatto telefonico con il 118. L'operazione è stata proseguita poi dai sanitari giunti con l'ambulanza».

Sul posto è stato inviato anche l'elicottero che è atterrato su un campo vicino al luogo del soccorso. Le equipe sanitarie per diverse decine di minuti hanno praticato le manovre rianimatorie dovendo purtroppo arrendersi al destino avverso. Ad operare anche una pattuglia della Polizia locale di Tombolo che ha chiuso completamente al transito il tratto di strada interessato dall'accaduto, deviando il traffico lungo strade alternative. I rilievi di legge sono stati eseguiti dai carabinieri della stazione di Tombolo competenti per territorio. La viabilità è ritornata alla normalità alle 10,15. Purtroppo il malore è stato tanto improvviso quanto fatale. A nulla è valsa l'azione tempestiva e coraggiosa dei cittadini e poi quella dei soccorritori professionali. Cazzadore lascia la moglie Vita, i figli Alessandro e Paolo, i nipoti Giulia, Anna, John e Francesco, la nuora Elena, il genero Silvano e la sorella Graziella. Le esequie venerdì alle 10 nel duomo di San Martino di Lupari.

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Il Gazzettino