CHIOGGIA - Maxi deposito di stupefacente a domicilio. Quasi dieci chili fra hashish e marijuana stipati nella propria abitazione: manette a un insospettabile pensionato...
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DEPOSITOLa droga era confezionata in pacchetti pronti per essere venduti o comunque immessi nella filiera della commercializzazione. Una partita grossa, molto grossa specie per un soggetto che non è mai entrato in alcuna indagine di spaccio. L'ipotesi più probabile è che all'anziano sia stato chiesto di mettere a disposizione lo spazio dove poter depositare fumo e maria per qualche tempo, un luogo di stoccaggio lontano da sguardi indiscreti e fuori dai soliti orizzonti. Appare piuttosto difficile che il 71enne possa rivestire un ruolo, come dire, attivo nell'eventuale giro di spaccio, non solo per le sue credenziali immacolate.
INDAGINIMa anche perché i poliziotti non avrebbero trovato nulla che possa ricondurre a una partecipazione fattiva al business: né materiale per la preparazione delle dosi, né serre o coltivazioni casalinghe con piantine più o meno cresciute.
Molti gli interrogativi da sciogliere: chi ha ingaggiato il custode?
Chi era il destinatario finale della commessa?
A qualche domanda potrà rispondere lo stesso indagato sempre che al cospetto del giudice per le indagini preliminari non decida di fare scena muta.
Di sicuro la scoperta di questi dieci chili di droga rimette Chioggia al centro di un traffico per nulla marginale e con attori in grado di movimentare volumi atti a rifornire piazze piuttosto ampie che certo non si esauriscono nella sola area clodiense. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino