LIMANA - «Sali in moto con me». Così un ignoto motociclista avvicinerebbe bambine di 5-6 anni nella zona di Polentes con intenzioni tutt’altro che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL RACCONTO
«Erano da poco passate le 11 - spiega la mamma di Polentes - e io ero in casa a sbrigare delle faccende. Mia figlia di 6 anni invece era fuori che stava giocando in giardino». La mamma dall’interno sente distintamente il rombo di una moto e poi la sua bambina che grida aiuto. «Era un urlo di terrore, mi chiamava piangendo - prosegue la mamma - e ho sentito la moto scappare via a gran velocità. Pensavo che la mia piccola si fosse fatta male e sono uscita di corsa. L’ho trovata nascosta dietro a un’auto, immobile. L’ho accarezzata e l’ho portata all’interno, ma lei per diversi minuti non ha parlato. Solo dopo circa 20 minuti sono riuscita a convincerla a raccontarmi quello che era successo». La bimba spiega alla mamma che «un signore», del quale non ha saputo dare una precisa descrizione le si è avvicinato e voleva che salisse su quella moto con cui era arrivato. Di fronte al rifiuto della bimba e alle sue grida era fuggito a tutto gas. «Non ho chiamato i carabinieri - spiega la mamma- perché io non ho visto nulla di quello che mi ha raccontato. Sono comunque certa che quello che mi ha raccontato è vero».
L’ALTRO EPISODIO
Già così basterebbe per allarmarsi. In realtà dopo qualche ora, nel pomeriggio, sempre a Polentes è accaduto un altro caso simile. Una famiglia con una bimba di 5 anni, che va all’asilo, era fuori in passeggiata. La bimba sarebbe stata avvicinata dal motociclista che avrebbe messo in atto sempre lo stesso tentativo di avvicinare la minore. Anche in questo caso la bimba ha subito reagito chiedendo aiuto e i genitori, che erano poco distanti sono subito intervenuti, ma il motociclista era già fuggito. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino