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FREGONA (TREVISO) - Due donne sono state oggi, 4 luglio, prosciolte dall'accusa di insolvenza fraudolenta per il mancato versamento di 6.700 euro in pedaggi autostradali, perché non è stato possibile provare che la vettura «incriminata» fosse effettivamente condotta alternativamente dall'una o dall'altra. La contestazione della Procura della Repubblica di Treviso, in base alle segnalazioni di Autostrade per l'Italia, società di gestione della A27 Venezia-Belluno, riguardano centinaia di mancati versamenti ottenuti, secondo l'accusa, accodando la vettura a mezzi dotati di Telepass in transito ai caselli. L'automobile era anche stata sequestrata, ma l'impossibilità di avere la certezza sull'identità degli autisti e quindi di attribuirne la guida alle due donne residenti a Fregona, poiché la vettura era in uso anche ad altri parenti, ha comportato la chiusura del procedimento penale senza colpevoli.
Il Gazzettino