PADOVA - Indagato a Padova per utilizzazione e rivelazione del segreto d'ufficio, nominato a Gioia Tauro alla guida di un'amministrazione comunale sciolta per mafia....
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Nella cittadina calabrese Pasquale Aversa prenderà il posto di un altro viceprefetto, Franca Tancredi, e farà parte di una commissione composta da tre membri, come previsto per i comuni in cui vengono accertate interferenze della criminalità organizzata. L'ex viceprefetto di Padova ha passato gli ultimi giorni in ferie e prenderà servizio nel nuovo ruolo tra pochi giorni.
L'INCHIESTAPasquale Aversa, 62 anni, di origine napoletana, era già stato commissario prefettizio ad Abano dal giugno 2016 al giugno 2017 dopo l'arresto del sindaco Luca Claudio coinvolto nella Tangentopoli delle Terme. Ora è accusato di aver agevolato l'attività della cooperativa padovana Edeco (ex Ecofficina) tenendo stretti contatti con il cervello della coop, Simone Borile, e con la moglie Sara Felpati. Si parla di bandi creati ad hoc e di informazioni riservate comunicate in gran segreto ai vertici della cooperativa, che gestiva il grande centro di accoglienza di Bagnoli. «Non voglio commentare l'inchiesta perché penso che ci siano le sedi adeguate per farlo - dice ora il prefetto di Padova, Renato Franceschelli - ma di certo questa nuova nomina dimostra che non si tratta di una persona inaffidabile come è stato dipinta. Sono dispiaciuto, perché con lui ho lavorato proficuamente e non ho motivo di dubitare della sua lealtà e della sua fedeltà».
Ma chi arriverà nella città del Santo al posto di Pasquale Aversa? Il 10 settembre scadrà il termine per presentare le domande per partecipare al bando: il nuovo vice prefetto vicario sarà nominato tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre.
L'HUB DI BAGNOLIL'inchiesta penale sta facendo il suo corso, ma intanto anche la giustizia amministrativa si sta occupando della gestione dei migranti in provincia di Padova. Il 3 aprile 2017 il bando per la gestione del grande hub di Bagnoli, da anni affidata ad Edeco, è stato vinto dalla cooperativa siciliana Badia Grande. Edeco ritiene che nell'offerta della coop rivale ci fosse un vizio di forma e da qui è nata una battaglia giudiziaria costellata da ricorsi e contro-ricorsi. Ultimo passo il prossimo 30 settembre, quando si pronuncerà il Consiglio di Stato. «Se darà ragione alla coop siciliana - spiega il prefetto - noi in poche settimane stipuleremo il contratto». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino