VENEZIA - Non ce la faceva più ad aspettare. Troppa fretta di nascere e così il parto si è dovuto organizzare in casa: all'ospedale, a quel punto, la...
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Il bebè ha fretta di nascere: parto nel parcheggio Da Pino
La donna ha chiamato ieri mattina il 118 dicendo che non sarebbe riuscita a raggiungere l'ospedale civile. A quel punto, è partito un equipaggio del Suem per sostenerla a domicilio. In attesa dell'arrivo della lancia medica, l'operatore ha tenuto la donna e il marito al telefono per spiegare loro come procedere da soli nel frattempo. Grazie alle indicazioni via telefono, quindi, la donna ha potuto prepararsi all'ultimo atto del parto. Quando è arrivato il personale del pronto intervento è iniziata la procedura standard, trasformando il salotto della casa in una sala parto. La bimba è nata senza troppe difficoltà: a quel punto è stato possibile trasferire la donna in ospedale, per un ricovero di pochi giorni, come da prassi, poi potrà tornare nuovamente a casa.
Un anno fa un episodio molto simile era avvenuto a piazzale Roma, dove una vigilessa, per ragioni di forza maggiore in quel momento, si era dovuta improvvisare ostetrica e far nascere sui sedili di un taxi acqueo il bimbo di una giovane coppia di bengalesi. Assistita telefonicamente dal Suem, era stata lei, per prima, a stringere tra le braccia il piccolo appena nato. La storia aveva toccato particolarmente anche il comandante generale della polizia locale, Marco Agostini, che aveva voluto ringraziare ed elogiare pubblicamente la giovane agente.
D.Tam. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino