Parco Querini ostaggio degli incivili: scaraventate a terra le transenne di sicurezza. E intanto la collinetta cede

Pessimismo sulla relazione dei tecnici. Gli alberi dell'area centrale sono a rischio

Parco Querini ostaggio degli incivili: scaraventate a terra le transenne di sicurezza. E intanto la collinetta cede
PORDENONE - «Quello che viviamo al parco Querini è sfibrante». Mattia Tirelli, assessore comunale all'Ambiente, allarga le braccia. È sconsolato,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORDENONE - «Quello che viviamo al parco Querini è sfibrante». Mattia Tirelli, assessore comunale all'Ambiente, allarga le braccia. È sconsolato, niente affatto arreso.


Ma usa toni duri contro chi usa l'area verde di fronte alla stazione contravvenendo a qualsiasi regola. E l'ultimo allarme riguarda la pericolosità che si è venuta a creare dopo lo smottamento che ha interessato la collinetta centrale del parco.
Le transenne fatte installare dal Comune per delimitare l'area a forte rischio, infatti, sono state quasi immediatamente spostate. Alcune sono state anche scaraventate a terra. E proprio nell'area vietata sono tornati i bivacchi. «Sono i soliti personaggi», tuona ancora Tirelli. «E chi viola i divieti lo fa a proprio rischio e pericolo».


IL QUADRO
Il parco Querini non è un'area verde particolarmente fortunata. Ma merita il rispetto che hanno altre zone naturali del capoluogo. Un rispetto che invece alcuni personaggi dimostrano di non avere. «Sono i soliti soggetti - ripete Tirell - e il Comune pulisce tutta l'area costantemente. La Gea fa un ottimo lavoro ma il mattino dopo trova la stessa situazione». Con la sporcizia che torna a terra.
«Più puliamo - ammette l'assessore comunale all'Ambiente di Pordenone - e più loro sporcano». Un'ordinanza? «Chiudere il parco? Non ci pensiamo. È una questione di educazione», spiega sempre Tirelli.


IL PERICOLO
Il Comune è in attesa di una relazione importante. È quella che dovrà fornire all'amministrazione la radiografia della situazione relativa alla collinetta che ha mostrato evidenti segni di smottamento. I segnali non sono confortanti e c'è pessimismo sull'esito della ricerca messa in campo dagli esperti. Si teme di dover procedere al taglio degli alberi.
Insomma, una situazione di pericolo esiste e i cartelli apposti dal Comune, con tanto di fettuccine bianche e rosse e recinzioni, dovrebbero essere sufficienti. E invece c'è chi non bada ai divieti ed entra comunque nella zona a rischio.

Pordenone. Chiusa una parte di Parco Querini: alberi caduti e pericolanti, tutto transennato - Foto


INCIVILI


C'è poi la situazione che interessa la porzione del parco immediatamente affacciata su via Mazzini. È lì che si concentra la spazzatura. Una cattiva abitudine che nemmeno i cartelli affissi alla porta della casa liberty sono riusciti a scoraggiare. La pulizia è quotidiana, ma le parole dell'assessore Tirelli fanno capire bene dove stia la colpa. E quanto sia difficile cambiare le cose. Il tutto in attesa della relazione sulla collinetta e sullo smottamento.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino