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CARMIGNANO DI BRENTA - In un anno in cui le attività dei Comuni si sono concentrate sull'emergenza sanitaria, non è venuta meno l'attenzione per l'ambiente. Procede infatti l'iter per l'istituzione del Parco fiume Brenta, grazie anche ad un finanziamento di 3 milioni di euro da parte del Fondo per l'ambiente Life della Commissione Europea e del Piano dello sviluppo rurale della Regione Veneto. Un progetto di valorizzazione molto ampio che coinvolge cittadini, aziende e amministrazioni comunali. Proprio in riferimento a queste ultime, nei giorni scorsi ai primi sette Comuni cofinanziatori, ossia Campo San Martino, Cartigliano, Fontaniva, Nove, Tezze sul Brenta, San Giorgio in Bosco e Carmignano di Brenta, quest'ultimo partner del progetto Life Brenta 2030 fin dalla sua nascita, si sono aggiunte altre otto municipalità. Ora il Parco fiume Brenta unisce tutti i Comuni rivieraschi: quindici. Si tratta di Cittadella, Curtarolo, Grantorto, Limena, Piazzola sul Brenta e Vigodarzere, ed i vicentini Bassano del Grappa e Pozzoleone.
LA SALVAGUARDIA
Nel prossimi mesi i promotori dell'iniziativa Etra, Etifor, Veneto Acque, Consiglio di Bacino Brenta, Comune di Carmignano, Veneto Agricoltura e Università di Padova, insieme alle amministrazioni comunali, cominceranno un percorso di governance che deciderà il futuro dell'area affrontando temi quali la gestione comune del patrimonio naturalistico, delle aree di salvaguardia idrica, della raccolta dei rifiuti e della ciclovia, arteria centrale di mobilità lenta lungo l'asta fluviale. «Questi Comuni si confermano in prima linea per la difesa di un territorio, quello del fiume Brenta, che è da sempre nel cuore di tutti ma che ora, più che mai, necessita della nostra protezione.
Il Gazzettino