TREVISO - Il sogno: barattare il parcheggio interrato al Cantarane, che a Ca' Sugana nessuno vuole, con un parcheggio multipiano da realizzare in una fetta dell'ex...
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LO SCENARIOA oggi Parcheggi Italia spa, società torinese che gestisce park in tutta Italia, ha il coltello della parte del manico. Solo lei può decidere, eventualmente, se rinunciare o meno al proposito di realizzare due park interrati in città: quello contestato del Cantarane e quello altrettanto poco amato all'ex Pattinodromo. Una posizione di forza dovuta alla firma del project financing concordato con l'amministrazione di centrosinistra guidata da Giovanni Manildo che, a sua volta, ha dovuto accettare le condizioni della società privata per evitare di pagare la salatissima penale (poco meno di tre milioni di euro) dovuta alla mancata realizzazione del park interrato di Piazza Vittoria, progetto sponsorizzato e sostenuto dalle amministrazioni Gentilini e Gobbo e poi lasciato cadere per una spaccatura interna nell'allora coalizione di centrodestra. Adesso, per la terza volta in quasi quindici anni, le carte in tavola stanno per cambiare nuovamente.
LE SQUADREQuesta mattina a Ca' Sugana si confronteranno due delegazioni: da una parte quella dell'amministrazione comunale composta dal sindaco Mario Conte, dal vice Andrea De Checchi e dell'assessore ai Lavori Pubblici Sandro Zampese; dall'altra i tecnici di Parcheggi Italia guidati dal direttore generale Andrea Levi. Il vertice, ovviamente, è stato preceduto da contatti informali, tutti insomma arriveranno preparati.
LE POSIZIONILa strategia di Ca' Sugana è nota: chiedere una revisione della convezione legata al project. E se l'obiettivo massimo è la revoca del progetto del Cantarane, quello dell'ex Pattinodromo è invece praticamente intoccabile, il traguardo minimo è una revisione di alcune condizioni ritenute troppo penalizzanti dal vicesindaco De Checchi. Una su tutte: l'obbligo di non applicare, almeno in città giardino, tariffe più vantaggiose dei due park in arrivo. Senza contare i parcheggi gestiti dal Comune che dovrebbero essere cancellati per incentivare il Cantarane e nello specifico si parla di quelli in viale Cesare Battisti e quelli n piazza Duomo. Da Parcheggi Italia, invece, non filtra nulla. Ma a Ca' Sugana sono tutti molto realisti e non si fanno grandi illusioni. La convenzione firmata con la precedente amministrazione è il frutto di un confronto durato anni, pensare che ora la società sia disposta a rivedere tutto è arduo. Senza contare che molti costi sono già stati sostenuti, come quelli per la progettazione e per le analisi che precedono l'apertura del cantiere, quindi i carotaggi per analizzare il terreno in profondità. E rinunciare a tutto questo avrebbe dei costi, che ovviamente ricadrebbero sul Comune. Il sogno di barattare il Cantarane con un nuovo multipiano all'ex Foro Boario resta però in piedi. Anche questa non è una proposta nuovissima: per anni si è parlato di realizzare una struttura del genere nel terreno un tempo occupato dalla Telecom, entrato di recente tra le proprietà del Comune. Progetto poi abbandonato, ma che adesso con le giuste condizioni potrebbe riprendere quota.
Paolo Calia Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino