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BELLUNO - Un autobus bloccato in pieno centro città alle 8 di venerdì sera a causa di un'auto che si è guadagnata il posto in uno stallo inesistente. Passeggeri inferociti, passanti increduli. Il consigliere di minoranza, Raffaele Addamiano (Obiettivo Belluno Fratelli d'Italia) ha pubblicato su Facebook alcune immagini, raccogliendo commenti e pollici alzati a più non posso. «Questa la situazione spiegava il consigliere alle 20.05 di oggi a Belluno: autobus bloccato in pieno centro, fila di auto davanti e dietro il mezzo pubblico a causa di un parcheggio selvaggio di un incivile in palese divieto di sosta, che nessuno sanziona». Raggiunto telefonicamente Addamiano spiega: «l'episodio rappresenta quello che noi consiglieri di opposizione volevano evitare e risolvere finalmente dopo tanti anni: cioè permettere alla Polizia locale di intervenire in orari serali e notturni proprio per sanzionare questi comportamenti incivili. Una situazione che non è degna di una città capoluogo civile». Il capogruppo di Obiettivo Belluno rivendica l'impegno della minoranza sul tema. «È la dimostrazione dell'inettitudine dell'amministrazione rispetto a problemi per tempo segnalati, penso anche alla sosta selvaggia davanti alla pizzeria Mirapiave o in piazza duomo rincara Raffaele Addamiano - dimostrazione dell'incapacità e della non volontà di risolvere problemi che si sono stratificati nel corso degli anni».
L'ALTRO FRONTE
Non è l'unico appunto che è stato mosso venerdì all'amministrazione.
LA POLEMICA SUL PARCO
Ultima stoccata, sempre verso l'amministrazione, Rufus la riserva in occasione della inaugurazione del Parco di Chiesurazza. «La cosa che ha fatto profondamente arrabbiare tutti i consiglieri, compresi quelli di maggioranza va a chiudere Bristot -, è che correttezza istituzionale vorrebbe che quando si inaugura un'opera per la città con i soldi dei cittadini (che non sono dell'assessore o del sindaco), i consiglieri tutti venissero invitati dieci giorni prima e non 24 ore prima come successo. Questo fa capire anche la correttezza istituzionale e soprattutto il fatto che non ci siamo proprio sulle cose minime del far politica».
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