PAPOZZE (ROVIGO) - Due anni di rette non pagate alla casa di riposo e lunedì rischia di essere dimessa e rinviata a domicilio. Questa la minaccia che si è vista...
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LA DIATRIBA«Più sentenze del Tribunale sanciscono che le rette in questi casi sono a carico del Servizi sanitario nazionale, non degli ospiti o dei propri familiari. Da tempo è stata avviata una causa che verrà discussa a gennaio. La prima mossa del nuovo direttore è stata quella di far comunicare alla figlia che lunedì la signora verrà dimessa per morosità. Deciderà il giudice chi dovrà pagare o meno sbotta il legale. In casi simili il Tribunale ha dichiarato che sono nulli gli impegni fatti sottoscrivere ai familiari. Assurdo che con una causa in corso si voglia ricorrere a questa misura. Per questo è stata sporta denuncia nei confronti del presidente e del direttore della Bottoni, nonché del sindaco di Papozze informato dell'operazione per abbandono di incapace e per sospensione di pubblico servizio. Perché spiega Barotti la Bottoni sta fornendo un servizio in convenzione e per conto del Servizi sanitario. Chiederemo inoltre all'Ulss e alla Regione Veneto la revoca dell'accreditamento della struttura da parte di un ente accreditato che svolge un servizio pubblico».
PROCEDURA SEGUITA«La procedura avviata è prevista dal nostro regolamento risponde il presidente Diego Guolo alle domande. Mai la Bottoni è ricorsa ad un simile provvedimento in cento anni di storia. La nostra mission è quella di assistere ed in questi due anni la qualità del servizio verso l'ospite non è mai venuta meno. Da anni la familiare non versa la retta, nemmeno l'assegno di accompagnamento, al punto che il credito ammonta a circa 40.000 euro. Si tratta di tutelare l'ente e riportare la situazione finanziaria alla normalità. Ho la massima fiducia nei miei collaboratori. Con l'ospite abbiamo sottoscritto un contratto con il quale a fronte dell'erogazione di un servizio va corrisposta una retta. Ci sono anche responsabilità di natura contabile in questo senso. Se il contenzioso è tra l'ospite, il Ssn e la Regione, che paghi e si rivalga su questi. Quello di pagare è anche un preciso impegno morale della familiare ed io e il direttore siamo rimasti soli a tutelare l'ente da queste situazioni. Dove sono è lo sfogo del presidente minoranza, sindacati, istituzioni? Tutti scomparsi di fronte alle difficoltà. La nostra filosofia è quella di assistere, per il benessere degli ospiti. Dobbiamo però tutelare la struttura e i conti economici, conoscendo bene fin dove leggi e coscienza ci suggeriscono di spingerci».
Moreno Tenani Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino