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CANALE - Quasi sicuramente la ventunenne Candela Giarda, la ragazza argentina miracolata da Papa Luciani, verrà a Canale. Una visita che dovrebbe tenersi durante la sua venuta in Italia per presenziare alla cerimonia di beatificazione di papa Giovanni Paolo I. Candela in quell'occasione dovrebbe essere accompagnata dalla mamma Roxana Sousa e dal padre Josè Debusti, il religioso che si affidò all'intercessione di Papa Luciani per la miracolosa guarigione di Candela. La ragazza oggi sta bene e ha raccontato la sua storia in esclusiva al settimanale Oggi: «Anche se non sapevo chi fosse, papa Luciani mi ha salvata».
LA STORIA
Candela Giarda è originaria della città di Paranà, che dista circa cinquecento chilometri dalla capitale argentina Buenos Aires. A quel tempo aveva 11 anni quando la sua vita fu messa in grave pericolo dopo che i medici gli avevano riscontrato una grave forma di encefalopatia infiammatoria acuta che gli aveva colpito il cervello. Una malattia che in moltissimi casi non lascia scampo. I primi sintomi comparvero con semplici emicranie ma poi si palesarono vomito e febbre e le condizioni della ragazza iniziarono a peggiorare. Dovette affrontare un lungo calvario tra un ospedale all'altro per cercare qualche risposta concreta e una diagnosi precisa.
LA FASE SUCCESSIVA
Il caso fu subito portato all'attenzione delle autorità religiose argentine e poi successivamente preso in carico per essere sottoposto alla commissione medica vaticana che deve esprimersi in merito a questi casi di guarigioni miracolose, il cui giudizio poi è vincolante per le cause di canonizzazione in quanto senza un responso di guarigione miracolosa da parte di questa commissione medica e scientifica non è possibile attribuire miracoli che sono basilari nelle cause di canonizzazione per essere proclamati beati, un miracolo, santo due miracoli.
IL PRIMO MIRACOLO
Già in passato era stato preso e analizzato un primo miracolo che riguardava la guarigione inspiegabile di Giuseppe Denora di Altamura in Puglia che era affetto da una forma tumorale. Guarigione che in un primo momento fu indicata come miracolosa ma poi fu scartata. Va ricordato che in questi ultimi tempi le guarigioni da forme tumorali sono state quasi tutte scartate come miracoli, in quanto le cure in questo campo hanno fatto passi da gigante e quindi è assai difficile diagnosticare se le guarigioni sono dovute alle cure o siano dovute a intercessioni divine non spiegabili scientificamente. Infatti in questo senso la Chiesa va con i piedi di piombo tanto è vero che ci sono voluti ben dieci anni per arrivare ad un verdetto definitivo sul miracolo argentino.
IL SECONDO MIRACOLOEsistono già voci non ufficiali che si starebbe già prendendo e analizzando che ci sia già un secondo miracolo attribuito a Papa Luciani che potrebbe (forse in un domani lontano) elevare agli onori degli altari come santo alla stregua dei suo predecessore Papa Paolo VI e del suo successore Papa Wojtiyla.
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Il Gazzettino