«Io guarita da Papa Luciani»: la miracolata verrà a Canale d'Agordo

Venerdì 22 Ottobre 2021 di Dario Fontanive
Candela Giarda, la giovane miracolata, da papa Luciani

CANALE - Quasi sicuramente la ventunenne Candela Giarda, la ragazza argentina miracolata da Papa Luciani, verrà a Canale.

Una visita che dovrebbe tenersi durante la sua venuta in Italia per presenziare alla cerimonia di beatificazione di papa Giovanni Paolo I. Candela in quell'occasione dovrebbe essere accompagnata dalla mamma Roxana Sousa e dal padre Josè Debusti, il religioso che si affidò all'intercessione di Papa Luciani per la miracolosa guarigione di Candela. La ragazza oggi sta bene e ha raccontato la sua storia in esclusiva al settimanale Oggi: «Anche se non sapevo chi fosse, papa Luciani mi ha salvata».

LA STORIA

Candela Giarda è originaria della città di Paranà, che dista circa cinquecento chilometri dalla capitale argentina Buenos Aires. A quel tempo aveva 11 anni quando la sua vita fu messa in grave pericolo dopo che i medici gli avevano riscontrato una grave forma di encefalopatia infiammatoria acuta che gli aveva colpito il cervello. Una malattia che in moltissimi casi non lascia scampo. I primi sintomi comparvero con semplici emicranie ma poi si palesarono vomito e febbre e le condizioni della ragazza iniziarono a peggiorare. Dovette affrontare un lungo calvario tra un ospedale all'altro per cercare qualche risposta concreta e una diagnosi precisa. Un calvario che mamma Roxana dovette compiere da sola in quanto il marito aveva lasciato da tempo la donna da sola con le sue tre figlie. Finalmente le risposte arrivarono ma purtroppo non erano quelle sperate: Candela era affetta da encefalopatia infiammatoria acuta, una malattia che non lasciava speranza. L'ultima possibilità era legata al ricovero della ragazza verso l'ospedale di Buenos Aires dove la ragazza giunse in ambulanza in gravi condizioni, dopo un lunghissimo viaggio. Dopo la diagnosi e i primi risultati non c'erano speranze, tanto che la sera dell'22 luglio 2011 i medici prepararono la mamma dicendogli che la figlia non avrebbe superato la notte. La donna disperata andò in una chiesa vicina e incontrò padre Josè De Busti, che al capezzale della bimba moribonda e imponendo le sue mani assieme a quelle di mamma Roxana sul corpo di candela invocò l'intercessione di Papa Luciani chiedendo la guarigione. Il giorno dopo il quadro clinico era improvvisamente e inspiegabilmente migliorato tanto che in poco tempo la bimba fu dimessa. 

LA FASE SUCCESSIVA

Il caso fu subito portato all'attenzione delle autorità religiose argentine e poi successivamente preso in carico per essere sottoposto alla commissione medica vaticana che deve esprimersi in merito a questi casi di guarigioni miracolose, il cui giudizio poi è vincolante per le cause di canonizzazione in quanto senza un responso di guarigione miracolosa da parte di questa commissione medica e scientifica non è possibile attribuire miracoli che sono basilari nelle cause di canonizzazione per essere proclamati beati, un miracolo, santo due miracoli. 


IL PRIMO MIRACOLO

Già in passato era stato preso e analizzato un primo miracolo che riguardava la guarigione inspiegabile di Giuseppe Denora di Altamura in Puglia che era affetto da una forma tumorale. Guarigione che in un primo momento fu indicata come miracolosa ma poi fu scartata. Va ricordato che in questi ultimi tempi le guarigioni da forme tumorali sono state quasi tutte scartate come miracoli, in quanto le cure in questo campo hanno fatto passi da gigante e quindi è assai difficile diagnosticare se le guarigioni sono dovute alle cure o siano dovute a intercessioni divine non spiegabili scientificamente. Infatti in questo senso la Chiesa va con i piedi di piombo tanto è vero che ci sono voluti ben dieci anni per arrivare ad un verdetto definitivo sul miracolo argentino.
IL SECONDO MIRACOLOEsistono già voci non ufficiali che si starebbe già prendendo e analizzando che ci sia già un secondo miracolo attribuito a Papa Luciani che potrebbe (forse in un domani lontano) elevare agli onori degli altari come santo alla stregua dei suo predecessore Papa Paolo VI e del suo successore Papa Wojtiyla. 
 

Ultimo aggiornamento: 13:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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