VENEZIA - Un giallo che non è un giallo, perché papa Luciani non fu ucciso, ma morì nel sonno di morte improvvisa, proprio come quella che l'altra...
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«Con questo libro non ho inteso rispondere a qualcuno spiega Falasca È un lavoro di ricerca, acquisizione e analisi delle fonti, per vedere come andò davvero la storia. Fa pienamente luce sull'epilogo di una figura straordinaria, che è stato così distorto in chiacchiere e false allusioni, da nascondere il valore enorme di quel brevissimo, ma decisivo Pontificato». Non un romanzo, dunque, ma una pubblicazione frutto di un'indagine archivistica che muove dai documenti secretati, dai referti medici e dalle testimonianze, prima tra tutte quella di suor Margherita Marin, che all'epoca aveva 37 anni e oggi ne ha 76 e che nel 2009 ha deposto come teste a Trento su indicazione della Postulazione della Causa di canonizzazione. Fu lei, assieme a suor Vincenza Taffarel che assisteva il Santo Padre da 20 anni, a trovarlo morte all'alba del 29 settembre, sereno e composto nel suo letto, tanto da pensare che non si accorse di nulla.
«La sera del 28, 33 giorni dopo essere stato eletto ricorda Falasca Luciani prima di cena ebbe un malore mentre pregava assieme al segretario, ma lo sottovalutò.
Il Gazzettino