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VENEZIA - Domenica 28 aprile papa Francesco sarà a Venezia di buon'ora e ripartirà all'ora di pranzo. Prendono corpo i primi dettagli organizzativi della storica visita che Bergoglio farà in laguna tra due mesi. A quanto si apprende, il pontefice dovrebbe arrivare in città già verso le 8, mentre ripartirebbe verso le 13.30. Cinque ore e mezza effettive che si annunciano intensissime. Gli uffici competenti del Vaticano stanno lavorando sul programma, ma ancora non è stato fissato alcun sopralluogo degli emissari della Santa Sede. Sono coinvolti la Segreteria di Stato, la Prefettura della Casa Pontificia, la Gendarmeria, il Cerimoniale. Sarà una maratona per Francesco che ha deciso di venire a Venezia quasi all'improvviso, dopo che già aveva fissato due altre visite a Nordest, annunciate con abbondante anticipo: il 18 maggio a Verona e il 7 luglio a Trieste. A sorpresa è poi uscita Venezia, col successore di Pietro che ben volentieri ha accolto l'invito a inaugurare il padiglione del Dicastero vaticano della Cultura e dell'Educazione di cui fa parte il patriarca Francesco Moraglia che viene allestito e sarà visitabile fino a fine novembre presso il carcere femminile dell'isola della Giudecca. «Il Papa tiene molto a incontrare le detenute. Va ricordato che i penitenziari esclusivamente per donne in Italia sono solo cinque. Visitare i carcerati è un'opera di misericordia a cui Bergoglio è molto sensibile», viene confidato a Roma. Da capire come il Papa arriverà a Venezia: se con l'aereo all'aeroporto Marco Polo oppure con un elicottero che potrebbe atterrare all'istituto Morosini di Sant'Elena come fu per Benedetto XVI nel 2011, anche se in quel caso proveniva non da Roma, ma da Aquileia. Il passaggio alla Giudecca sarà nel segno della cultura e della carità.
LA CELEBRAZIONE
Subito dopo il pontefice si sposterà in piazza San Marco per la messa solenne, che sarà concelebrata da tutti i vescovi del Nordest, di fronte a 4-5 mila fedeli seduti che vi potranno partecipare solo se muniti dell'apposito pass: i tagliandi saranno distribuiti tramite le parrocchie, le associazioni e i movimenti, per garantire la più ampia rappresentatività possibile di tutte le realtà presenti in Patriarcato.
Il Gazzettino