Durante il nubifragio della scorsa notte il sindaco diventa operaio

Durante il nubifragio della scorsa notte il sindaco diventa operaio
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PREGANZIOL - Sono sempre in prima linea, soprattutto in caso di emergenze. E in queste estati un po' pazze, con climi sempre più simili a quelli tropicali, fatti di improvvise bombe e d'acqua e buriane capaci di mettere letteralmente in ginocchio un territorio nel giro di pochi minuti, le occasioni per dimostrare il proprio impegno, talvolta verrebbe da dire anche il proprio coraggio, non mancano di certo. Sindaco lo si è 24 ore su 24 d'altronde, ma ormai, con i tempi che corrono, tocca non solo fare gli straordinari, ma pure improvvisarsi soccorritori, tecnici, volontari. Lo spiega a suo modo il primo cittadino di Preganziol Paolo Galeano dopo aver passato la notte accanto ai vigili del fuoco e ai suoi concittadini.

 
In meno di mezz'ora, sotto la furia del vento, sono crollati una ventina di alberi in tutto il territorio comunale. E lui si è messo subito al lavoro: dalle 21 in poi ha posizionato cartelli di pericolo (ad esempio per il franamento di una banchina), è salito sul tetto scoperchiato della scuola Arcobaleno per appoggiare i sacchi di sabbia sulle lamiere e, una volta sceso, si è messo a dare indicazioni a destra e a manca per aggirare le strade ostruite dagli alberi caduti. E gli operai comunali? «In certe occasioni è più facile risolvere le situazioni con velocità: ci attiviamo come giunta e consiglio perchè, fuori dall'orario di lavoro, non solo si rischia di rallentare l'intervento chiamando l'operaio del comune, ma soprattutto oggi, il giorno dopo, dovendo rispettare i turni, non avremmo più potuto utilizzarlo. Meglio dunque tamponare l'emergenza il giorno prima e avere tutte le squadre in forza il giorno dopo. Ci sono dei limiti che bisogna purtroppo rispettare: non collimano con le emergenze, purtroppo, ma queste sono le regole del gioco». 
I DANNIL'ondata di maltempo che si è abbattuta domenica sera in tutto il Veneto, nella Marca ha colpito tra le 20.40 e le 21. Il cielo da azzurro è diventato plumbeo in un amen e la forza del temporale si è accanito in particolar modo nell'hinterland del capoluogo. Sono stati registrati alberi abbattuti a Villorba, Casale, Castelfranco, San Pietro di Feletto e Quinto. Ma i danni maggiori si sono concentrati in particolar modo lungo il Terraglio, a Preganziol. Solo qui sono stati circa 25 gli interventi cui sono stati costretti i vigili del fuoco, tra cui quello più impegnativo alla scuola materna Arcobaleno. Il tetto ha subito ingenti danni. Ma a farla da padrone sono le piante cadute a decine sulla strada. Alcune hanno centrato in pieno le macchine.
«Io sono uscito circa alle 20, perché è stata segnalata un'emergenza per una voragine apertasi nell'asfalto di in via Bassa, che non è stata causata dal maltempo - racconta il sindaco Galeano-. Quando siamo andati a prendere i cartelli per mettere in sicurezza la via, nel mentre, siamo stati colpiti dal maltempo e siamo stati letteralmente inzuppati». Questo è solo l'inizio, perchè da lì in poi arrivano in successione le segnalazioni dei danni seguiti al passaggio del temporale. «La prima che abbiamo ricevuto è per l'albero caduto sul Terraglio, di fronte all'Hotel Magnolia, e poi sono state tutte una dietro l'altra prosegue il sindaco nel raccontare la notte di straordinari - con il nastro bianco e rosso dei vigili del fuoco abbiamo circoscritto le zone interessate dai danni, nel frattempo loro iniziavano a segare i tronchi caduti». 

MEGLIO ARRANGIARSIChe un sindaco, insieme a qualche altro membro della giunta e del consiglio, svolga delle mansioni che competono ad un operaio, suona alquanto strano. «In realtà spiega Galeano lo facciamo perché a volte bisogna agire tempestivamente, ma anche per un problema burocratico: un operaio, se chiamato per emergenza, deve firmare lo straordinario e, per legge, non può più lavorare per 11 ore, quindi è meglio arrangiarsi. In certe occasioni è più facile risolverle in questa maniera: ci attiviamo come giunta e consiglio personalmente, anche fuori dall'orario di lavoro, non ho chiamato gli operai di turno, perché si sarebbe rischiato di non averli in servizio oggi, ci sono turni da rispettare, ed è anche per questo abbiamo risolto noi l'emergenza e preferito avere la squadra pronta per oggi». Ovviamente, il plauso dei suoi cittadini è arrivato tramite il gruppo social Sei di Preganziol se ... Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino