TREVISO - Andrea Gracis in regìa a dettare i tempi con capitan Paolo Vazzoler "all around" e le bocche da fuoco, i due Massimi (di nome e di fatto) Iacopini e...
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A riunirli a tavola è stato il manager dei campioni, Andrea Vidotti, nella veste di presidente del Panathlon Treviso. La serata, dedicata al libro "Basket" del giornalista varesino Flavio Vanetti (prefazione di Ettore Messina), è stata un tuffo nel passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro e ai giovani. Primo fra tutti il figlio d'arte Stefano Tonut, assente per l'impegno con la Nazionale. E giovani come quelli allenati dal Denis Marconato, 2 metri e 11 di pura simpatia, che ha ricordato come "il basket è tutta la mia vita. Mancare a un allenamento era impensabile per me, oggi invece.... Oggi è tutto diverso, ci sono tanti americani che vengono in Italia come mercenari, in A2 almeno si vede un basket più vero".
Gli hanno fatto eco i compagni di tante battaglie a cominciare da Vazzoler, patron della Tvb Treviso che lotta con la Fortitudo per salire in A1 "ben sapendo che con il nostro budget non potremo certo competere con una corazzata come Milano - ha detto il capitano - e neppure con la Reyer del sindaco-imprenditore Brugnaro". Splendidi gli interventi di Minto e Iacopini, grandi uomini di basket ed esempi di serietà per tanti aspiranti campioni: "Oggi in A si fa fatica a ricordare il quintetto della propria squadra tanti sono i camiamenti nel corso della stagione" hanno ricordato i de Massimi.
Non è mancato il ricordo del grande e indimenticabile Gilberto Benetton, artefice dei successi firmati "Ghirada". La serata è stata ravvivata da aneddoti e storie di sport di Flavio Vanetti, firma storica del Corsera, e dai flash back di tanti appassionati della palla a spicchi in una città che ha scritto la storia del basket e non soltanto in Italia. I "trevigiani" Pittis e Villalta hanno mandato messaggi di saluto unitamente al "bellunese" Dino Meneghin, leggenda del basket tricolore, che saranno senz'altro protagonisti di prossimi appuntamenti per un Panathlon "modello Vidotti" che promuove davvero i valori più autentici dello sport e lo fa con i campioni che hanno scritto pagine indimenticabili della nostra storia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino