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PORDENONE «Il fatto di restare incinta viene considerato una mancanza di professionalità, come aver assunto cocaina e risultare poi positivi all'esame antidoping». Lara Lugli, ex martello modenese del Volley Pordenone 2018-19, aggiunge una considerazione pesante al caso che ha fatto esplodere su Facebook nel giorno della Festa della donna. Non solo. Sulla brutta vicenda si fiondano gli immancabili odiatori della rete. Hanno riempito di minacce (anche molto pesanti) sia il sito www.volleypordenone.it che i social (la pagina Fb e Instagram) con la stessa sigla. Tanto che gli amministratori, poco dopo il mezzogiorno di ieri, li hanno chiusi tutti e tre. Il club pallavolistico non è più attivo, ma le credenziali telematiche esistono ancora. «È impossibile - riferiscono - accettare a cuor leggero tutte le offese gratuite che ci sono piovute addosso in queste ore, nascoste da nomi e sigle di comodo». La vicenda avrà il suo epilogo a metà maggio, davanti al giudice di pace di Pordenone, a meno di accordi precedenti tra le parti. Al momento piuttosto difficili da ipotizzare, visto il clamore assunto dall'intera storia.
DIFESA
Nel marzo del 2019 il martello di Carpi, capitano del sestetto rosa di B1, aveva comunicato ai dirigenti del club l'impossibilità di proseguire la stagione perché incinta, risolvendo conseguentemente il contratto.
IL COLLOQUIO
Ieri intanto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha avuto un colloquio telefonico con la pallavolista 41enne. Non avendo mai ricevuto comunicazioni sull'episodio, anche lui ha letto la storia sugli organi d'informazione, restando stupito. Così ha deciso di mettersi in contatto con Lugli per conoscere i dettagli dell'episodio dalla diretta interessata. Al termine del colloquio, il numero uno dello sport nazionale ha manifestato tutta la sua solidarietà a Lara. «La invito - sono le sue parole - a un incontro nella sede del Comitato olimpico, non appena le condizioni generali del Paese lo consentiranno». Del resto il mondo del volley (e non solo) è ancora scosso dal caso di Carli Lloyd, la palleggiatrice americana di Casalmaggiore insultata sui social per la sua gravidanza, costretta a rescindere e tornata negli Usa.
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