PADOVA - Entro giugno il Comune acquisirà tutti gli alloggi di via Anelli e a settembre entreranno in azione le ruspe per un intervento che dovrebbe chiudersi per la fine...
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L'ABBATTIMENTOI lavori dovrebbero durare 140 giorni. Di conseguenza, possiamo dire che, entro la fine dell'anno, del complesso Serenissima rimarrà solamente il ricordo. Chi, dopo oltre un decennio di attesa, si aspettava che la questione di via Anelli potesse risolversi con una bella carica di esplosivo e con una scenografica nuvola di fumo, però, rimarrà deluso. Ad abbattere le palazzine, giorno dopo giorno, saranno, infatti, delle modernissime ruspe dotate di una sorta di tenaglia idraulica. Il piano del Comune, prevede, poi, tutta una serie di prescrizioni che hanno poco o nulla di spettacolare. Innanzitutto l'operazione prevede l'abbattimento e la rimozione di 42.300 metri cubi di cemento che si sviluppano su un'area di 15.000 metri quadri. Come prima cosa, a settembre, tutta l'area verrà delimitata con delle recinzioni per non creare disagi alle abitazioni circostanti. A seguire dalle palazzine verranno tolte tutte le finestre e rimossi i mobili ancora presenti. Il primo abbattimento riguarderà la palazzina più grande, quella a ridosso del rondò di via Anelli. Le ruspe inizieranno a magiare lo stabile partendo dal tetto per arrivare fino al piano terrà. A seguire le tenaglie idrauliche aggrediranno le altre palazzine. Una volta rasi al suolo tutti i condomini, gli abbattimenti riguarderanno i garage sotterranei. Si procederà poi con il conferimento in discarica di tutto il materiale inerte. A seguire si effettuerà una bonifica bellica e verranno fatte delle verifiche sulla presenza di eventuali agenti inquinanti nel terreno. Se non ci saranno imprevisti, il conferimento dell'area all'Agenzia del Demanio potrà avvenire entro la fine del 2019 o, al massimo, nei primi mesi dell'anno prossimo. L'operazione di abbattimento s'inserisce all'interno del piano che prevede che, in cambio dell'area dove oggi sorgono le palazzine di via Anelli e dove verrà realizzata la nuova questura, il Comune riceva dall'agenzia del Demanio l'ex caserma Prandina. Parte integrante dell'accordo è l'impegno di palazzo Moroni a corrispondere per 6 anni l'affitto del nuovo ufficio immigrazione alla Stanga, ufficio che, attualmente è parte integrante della questura.
Alberto Rodighiero Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino