Falsi medici e falsi funzionari Inps per rubare: traditi dalla Ford Focus

Falsi medici e falsi funzionari Inps per rubare: traditi dalla Ford Focus
PADOVA -  Una Ford Focus che si muoveva continuamente per le strade della Bassa Padovana. Un uomo di Barbona l'ha notata, le telecamere di videosorveglianza l'hanno...

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PADOVA -  Una Ford Focus che si muoveva continuamente per le strade della Bassa Padovana. Un uomo di Barbona l'ha notata, le telecamere di videosorveglianza l'hanno immortalata e i carabinieri l'hanno pedinata. È nata così l'indagine dei militari della stazione di Vescovana che ha permesso di arrestare due uomini e una donna ritenuti responsabili di furti e truffe agli anziani soli. Si spacciavano per medici o per funzionari dell'Inps, con la scusa di dover effettuare una visita di controllo oppure con la prospettiva di aumentare l'importo della pensione della donna. In realtà l'obiettivo era intrufolarsi in casa, distrarre la vittima e la derubarla.

 

MISURE CAUTELARI
Il gip del tribunale di Rovigo Pietro Mondaini ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere su richiesta del pm Ermindo Mammucci. I carabinieri hanno incastrato tre persone che vivono in provincia di Verona: Cosmo Pulejo di 52 anni residente a Minerbe, Francesco Catter di 35 anni residente a Legnago e Floriana Soleima di 31 anni residente a Terrazzo. Tutti e tre sono pregiudicati e ad ognuno è contestato almeno un episodio.
I militari di Vescovana, supportati dalla Compagnia di Este e dai colleghi veronesi di Legnaro, hanno riscontrato almeno tre reati, tutti commessi tra il 15 marzo e il 23 aprile di quest'anno in tre comuni padovani: Barbona, Tribano e Conselve. C'è anche un tentativo di truffa, commesso nel comune vicentino di Rossano Veneto. Le vittime hanno mediamente ottant'anni ma nel caso di Barbona addirittura novanta. Vivono da sole e si sono fatte rubare sia soldi (alcune centinaia di euro) che gioielli. Nell'ambito della stessa operazione sono stati sequestrati anche 20 grammi di cocaina.
LE INDAGINI
«Crediamo che gli stessi soggetti possano aver commesso altri reati simili - spiega il sottotenente Gianni Menichetti della Compagnia dei carabinieri di Este -. Stiamo raccogliendo altri elementi e invitiamo chiunque possa avere altri sospetti a chiamarci immediatamente. Le denunce dei cittadini sono fondamentali per aiutare al meglio le indagini. Questa operazione, per esempio, è partita grazie alla collaborazione di un familiare di una vittima, che ha preso nota della targa dell'auto in fuga e ce l'ha segnalata permettendoci di notare a chi fosse intestata».
Quello delle truffe agli anziani è un fenomeno sempre più diffuso in tutta la provincia. Il consiglio dei carabinieri è quello di «non farsi raggirare da un semplice tesserino di riconoscimento e segnalare ogni episodio sospetto».

Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino