PADOVA - PADOVA Ecco il nuovo tram, che entro il 2023 collegherà la Stazione a Voltabarozzo passando per gli ospedali. Il progetto definitivo è pronto e...
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I PARTICOLARI
Galiazzo è partito dalle date e cioè dal 2004, quando c’era stata la stesura del preliminare, aggiornato nel 2018, per arrivare poi al definitivo attuale, al quale mancano alcune autorizzazioni di Soprintendenza, Genio e altri enti. L’appalto integrato, che implica l’affidamento della progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere, è previsto l’anno prossimo, così come l’avvio dei cantieri che nel cronoprogramma è fissato entro la fine del 2021. Già questa mattina, però, in un certo senso partiranno i lavori per il Sir 3, visto che è stato programmato un intervento nei sottoservizi in via Tommaseo, funzionale appunto alla realizzazione della linea tranviaria che sarà lunga complessivamente 5,4 chilometri, percorribile in 18 minuti, e avrà 13 fermate, distanti 450 metri l’una dall’altra. In servizio ci saranno 7 convogli lunghi 25 metri, che correranno a una velocità commerciale di 18 chilometri orari e transiteranno con una frequenza di 10 minuti. «In pratica - ha osservato l’ingegnere - dal capolinea impiegherà 7 minuti per arrivare al Sant’Antonio, 10 per raggiunge l’Azienda ospedaliera e 13 per arrivare in centro. Dalla Stazione si immetterà su viale della Pace, che verrà modificato con una rotonda a fagiolo, lungo un “corridoio” esterno al rondò, dove passeranno anche Sir 2 e autobus. Nella Passeggiata Bianchini, invece, sfiorerà il Parco Iris, affiancando la pista ciclabile. Qui funzionerà a batteria per 800 metri nel tratto Forcellini-Cornaro e lo stesso è previsto nel percorso Gozzi-Morgagni».
IL PONTE
A Voltabarozzo, per consentire il passaggio del metrobus, è prevista la costruzione di un secondo ponte sullo Scaricatore, che, come ha indicato la Soprintendenza, dovrà essere simile a quello esistente, che è parallelo: il nuovo, però, sarà più largo, perché in mezzo correranno i due convogli, all’andata e al ritorno, mentre ai lati saranno realizzate due piste ciclabili. Sempre a Voltabarozzo, ma al capolinea di via Piovese, sorgerà un’area multi funzione, con i parcheggi da 362 posti, la biglietteria, l’officina del tram, un deposito, dove al termine del servizio verranno stoccati i veicoli, e anche un’oasi verde.
LE CUROSITA’
La tecnologia caratterizzerà tutte le nuove fermate che saranno dotate di wi fi, porte usb, pannelli solari e display a messaggio variabile. Tra i dati su cui si è soffermato poi l’ingegner Galiazzo c’è la riduzione dei flussi di traffico e dalle simulazioni risulta che avrà un calo del 35-40%, con il conseguente abbassamento pure dell’inquinamento: in questo momento nelle fasce di punta in via Piovese transitano 1.600 veicoli l’ora. Nel medesimo nodo ora convergono pure 5 corriere extraurbane e 2 urbane, mentre quando arriverà il Sir 3 questi mezzi si fermeranno al capolinea, dove scenderanno i passeggeri che poi saliranno sul metrobus, che sarà l’unico mezzo pubblico a portare i viaggiatori in centro.
I CANTIERI
Infine la cantierizzazione. Nel progetto definitivo sono previsti 11 macro cantieri, 28 sotto cantieri, due postazioni fisse per i lavori più lunghi, che sono quelli inerenti la costruzione del ponte sopra lo Scaricatore e la realizzazione del capolinea di Voltabarozzo. Alla fine del 2021 si inizierà contemporaneamente da questi ultimi siti e dalla Stazione. L’intera fase progettuale e anche quella successiva, per esempio per quanto riguarda le manutenzioni, sarà monitorata costantemente grazie al Bim, Building Information Modeling, un metodo che mette in rete costantemente tutti i dati e che per la prima volta viene usato per una linea tranviaria.
Nicoletta Cozza
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Il Gazzettino