PADOVA - Al Collegio delle Dimesse è allarme per rischio contagio tubercolosi tra i bimbi della sezione primavera, dai 2 ai 3 anni, e delle classi elementari. Almeno un...
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La ragazza positiva alla Tbc ora è ricoverata nel suo Paese di origine, dove è rientrata due mesi fa. È stata lei ad avvisare l'Università e l’Ulss 6 Euganea di essersi ammalata. I bambini della scuola d’infanzia e della sezione primavera dovranno sottoporsi ad un esame del sangue, obbligatoriamente prima dell'inizio dell'anno scolastico 2019/2020 e quindi entro il 31 agosto. C’è appena un mese di tempo, dunque. I malumori tra le mamme e i papà si sono già fatti sentire, molti hanno telefonato all’istituto Dimesse per chiedere chiarimenti. C’è chi fa difficoltà ad organizzarsi, visto il periodo di vacanza. Alcuni sono all’estero e non sono ancora stati raggiunti dall’informativa. Altri si domandano come mai la comunicazione sia arrivata solo ora. Dal Collegio Dimesse, bocche cucite: il preside non si esprime e rimanda al dipartimento di Prevenzione dell’Ulss. Per verificare se le persone sono state infettate, è necessario eseguire il test Mantoux (cutaneo) o il test Quantiferon (prelievo di sangue) almeno 8 settimane dopo l'ultimo contatto. «Visto il periodo di ferie dei genitori – riporta il direttore del servizio di Igiene e sanità pubblica, Ivana Simoncello - in questo caso è preferibile il test Quantiferon. Quindi, per facilitare l'esecuzione del test, l’invito è di effettuare il prelievo di sangue presso il Centro prelievi di via San Massimo dell'Azienda ospedaliera, dove esiste un ambulatorio dedicato ai bambini. Noi vedremo il risultato on-line. L'esecuzione del test non è urgente, ma deve essere eseguita prima dell'inizio dell'anno scolastico 2019/2020 e quindi entro il 31 agosto. Non è necessario eseguire il test nei soggetti che sono venuti a contatto occasionale, pochi minuti, o un contatto indiretto con l'ammalato». Nel caso di positività il bambino viene preso in carico dal dipartimento per l'esecuzione di ulteriori accertamenti, in primis la visita pneumologia, volti a verificare una possibile malattia attiva con la collaborazione della Clinica Pediatrica dell'Azienda ospedaliera. Il 19 luglio scorso è scattato il piano di prevenzione in ateneo per tutti gli studenti che hanno frequentato gli stessi corsi della ragazza ammalata. Ovvero: il Laboratorio di lingua italiana da ottobre 2018 a gennaio 2019 al Centro linguistico in via Venezia, il corso di Letteratura per l'infanzia e il corso in Psicologia della disabilità e dell'integrazione da ottobre a dicembre 2018 nel complesso Piovego di via Bassi. In quel caso gli studenti sono stati invitati a sottoporsi al test Mantoux o al Quantiferon. Il trattamento farmacologico si basa sull’uso di diversi antibiotici per un periodo di tempo piuttosto lungo (da 4 a 9 mesi, a seconda dei casi).
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Il Gazzettino