PADOVA - La scuola è cambiata. Forse è migliorata e la severità di un tempo è finita in archivio. Ma può un professore di disegno di terza...
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IL FATTO
Il fatto risale al 20 gennaio scorso. Erano le 12,50 e in classe c’erano ventitré scolari. C’era confusione? Non si sa. Quello che è certo è che il professore di disegno continuava la sua lezione. E viene da chiedersi quanti ragazzi erano attenti alla lezione. E’ certo che, all’improvviso, una delle studenti si alza dal banco, attraversa l’aula e va a pararsi davanti alla tredicenne, che era intenta in una conversazione con una compagna di banco. Ebbene, la prende per i capelli, facendole sbattere più volte la testa sul banco, poi la scaraventa a terra e la prende a calci.
Il motivo dell’aggressione? Nessuno sa dirlo. Certo è che la manesca qualche giorno dopo viene cacciata da scuola. Intorno alle 13 il padre viene avvertito dell’aggressione alla figlia. Quando arriva a scuola trova la tredicenne assistita da alcune compagne di classe con del ghiaccio in testa.
Il Gazzettino