CADONEGHE - Per la seconda volta in due settimane beccati con le slot accese fuori orario: e il Comune spegne gli apparecchi. Terzo giro di controlli per la verifica del rispetto...
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Oltre a pagare le sanzioni per non aver osservato le disposizioni dell'ordinanza, i proprietari del bar dovranno tenere spenti gli apparecchi per 48 ore consecutive, per effetto delle prescrizioni sulla recidiva contenute proprio nel provvedimento del sindaco.
IL RECIDIVO
Rischia invece la sospensione temporanea dell'attività la sala slot di piazzale Castagnara perché recidiva. Sempre durante il giro di controlli i militari hanno fatto visita al locale trovandolo aperto alle 15.15, e quindi al di fuori dell'orario consentito. Ancora una volta è stata emanata la sanzione. E anche per questo esercizio non si tratta della prima violazione: il verbale dei carabinieri è stato trasmesso alla Polizia Locale per ulteriori accertamenti e la sala slot rischia la sospensione temporanea dell'attività. «La disponibilità a collaborare dei carabinieri è stata particolarmente preziosa dichiara il sindaco Marco Schiesaro perché consente un controllo continuo del rispetto di questa ordinanza, in attesa della riorganizzazione dei turni dei vigili che ci consentirà di averli in servizio anche la sera. Tutti gli esercizi di Cadoneghe dotati di video poker e slot machines sono già stati controllati almeno una volta. L'epoca degli avvertimenti bonari e delle pacche sulle spalle è finita per sempre. Chi ancora non l'ha capito dovrà abbassare le saracinesche». Da quando l'ordinanza è in vigore sono già stati fatti due controlli. Al termine del primo accertamento gli agenti della Polizia locale, su sette esercizi visitati, solo uno è risultato rispettare appieno l'ordinanza. Quattro attività hanno mantenuto gli apparecchi accesi in orario non consentito e tre hanno mancato di esporre i corretti orari di gioco previsti dalle nuove disposizioni.
Nel successivo giro di verifiche, di quattro locali e bar ispezionati, tre sono risultati in regola.
Lorena Levorato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino