Sicurezza: 200 cittadini sentinella e assicurazione per le vittime

Il presidente della commissione sicurezza Luigi Tarzia
PADOVA Quattro gruppi sono già attivi e coinvolgono oltre duecento persone. Altri tre stanno prendendo forma e andranno a potenziare ulteriormente il “Controllo del...

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PADOVA Quattro gruppi sono già attivi e coinvolgono oltre duecento persone. Altri tre stanno prendendo forma e andranno a potenziare ulteriormente il “Controllo del vicinato” a Padova. Intanto il consigliere Luigi Tarzia annuncia un’altra importante novità: «Stiamo studiando i dettagli della polizza assicurativa collettiva per furti, danneggiamenti e rapine. Entro 15 giorni sarà predisposta una relazione e l’obiettivo è avere il piano pronto per la fine dell’anno». Fa tutto parte di quello che Tarzia definisce “pacchetto sicurezza”. 

Partiamo dal Controllo di vicinato. Il 23 luglio sono stati ufficialmente attivati i gruppi nelle zone Pescarotto, Borgomagno, San Carlo e San Bellino. I residenti-sentinelle erano inizialmente 142 e un mese dopo sono più di 200. «Abbiamo già richieste per estendere il progetto ad altre zone della città - spiega Tarzia, consigliere della Lista Giordani e presidente della commissione Sicurezza -. Penso a viale Sant’Antonino all’Arcella ma anche a piazza De Gasperi, dove c’è già un comitato molto attivo su questo fronte e abbiamo già organizzato due incontri. Anche a Mortise diversi residenti stanno iniziando ad interessarsi». Va sottolineata soprattutto la situazione in piazza De Gasperi, dove i residenti hanno già ingaggiato dei vigilanti privati aprendo un forte dibattito e suscitando le critiche del questore. 
 
COME FUNZIONA
Il progetto “Controllo del vicinato” è stato avviato dall’omonima associazione nazionale. I Comuni che aderiscono, come appunto Padova, firmano un apposito protocollo in Prefettura. I cittadini coinvolti vigilano sulla propria strada o sul proprio quartiere segnalando episodi e movimenti sospetti su un gruppo WhatsApp. Le segnalazioni vengono valutate e, se ritenute affidabili, un coordinatore inoltra l’informazione alle forze dell’ordine (nel caso padovano, il riferimento è la Polizia locale). Lo scorso luglio i Comuni di Legnaro, Rubano e Vigonza hanno firmato il protocollo unendosi ad 13 amministrazioni: Padova, Agna, Albignasego, Cadoneghe, Casalserugo, Carmignano di Brenta, Cittadella, Galliera, Montegrotto Terme, Noventa, Piazzola Sul Brenta, Selvazzano e Tombolo.
IL PRIMO BILANCIO
Tarzia segue il progetto con grande interesse, visto che tutto è partito da una mozione in Consiglio comunale. «I risultati iniziali sono straordinari, non era affatto scontato veder crescere così tanto il numero di aderenti - sottolinea gonfiando il petto -. Ora lavoriamo per estendere ulteriormente il progetto. Il Controllo del vicinato fa parte di un più ampio pacchetto dentro il quale troviamo la misura del Daspo urbano, l’introduzione dei vigili di quartiere, il potenziamento dell’illuminazione pubblica e l’installazione di nuove telecamere». 
LE SIMULAZIONI

Di questo pacchetto farà parte anche la proposta di una polizza assicurativa collettiva. «Abbiamo già fatto delle simulazioni - racconta il consigliere - e il costo annuale dovrebbe rimanere sotto i 100 euro. I cittadini che aderiscono avrebbero la possibilità di essere risarciti in caso di furti subiti (probabilmente con un tetto economico massimo, ndr) e in più avrebbero un artigiano a disposizione nel giro di 24 o 48 ore in caso di danni a porte e finestre dovute ad una effrazione. Di questo progetto si stanno occupando gli uffici dell’assessore Bonavina - chiude Tarzia -. Stiamo individuando la compagnia assicurativa. Tra 15 giorni sarà pronta una relazione, poi in autunno vedremo di concretizzare il tutto». 
Gabriele Pipia
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Il Gazzettino