PADOVA - Sulla “promozione” della questura e sull’operazione via Anelli, è scontro tra il Partito democratico e il centrodestra. Il primo ad andare...
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«Dopo gli anni delle chiacchiere della Lega, ecco i fatti della giunta Giordani e del Partito Democratico – ha concluso - Mi permetto di ricordare, infatti, che il Carroccio, insieme a tutto il centrodestra, per amore della città e per spirito di coerenza, ha votato contro la permuta di via Anelli con la caserma Prandina. Di fatto, in consiglio comunale hanno votato contro a un provvedimento di questa portata». «Queste operazioni si realizzano non strumentalizzando ogni giorno i problemi, ma trovando soluzioni concrete e fattive con tutte le istituzioni e soprattutto votando le deliberazioni che rendono possibile la realizzazione della nuova questura in via Anelli e al contempo l'importante operazione di rigenerazione dell'area Prandina – ha rincarato la dose il capogruppo del Partito democratico, Gianni Berno - Noi abbiamo votato quella delibera e abbiamo sostenuto convintamente il progetto. Altri oggi plaudono sui social ma dimenticano che il loro voto in quella delibera è stato contrario. Hanno votato contro, non solo alla nuova questura, non solo alla cancellazione dell’ex Bronx, ma hanno anche contro all’acquisizione della Prandina». Accuse che, però, vengono respinte al mittente dell’assessore regionale alle Attività produttive Roberto Marcato. «Al Partito democratico faccio sommessamente presente che governa tanto in città, quanto a Roma – ha tuonato l’esponente leghista – Di conseguenza, prendersela con la Lega non serve assolutamente a nulla». «Invece di rivendicare questo o quel risultato, dovrebbero spiegarci come mai alcune zone della città sono in balia dell’illegalità – ha rincarato la dose – Dopo la salute, la sicurezza è una delle priorità assolute per la gente comune. Quindi, i Dem farebbero meglio a concentrasi sui veri problemi della città. Troppo facile prendersela sempre e comunque con i leghisti». «Noi non abbiamo mai votato contro l’acquisizione della Prandina – ha aggiunto la capogruppo di “Cambiamo” Eleonora Mosco – Molto semplicemente, abbiamo chiesto delle delucidazioni rispetto ad un accordo che non è per nulla chiaro. Delucidazioni che, però, non sono mai arrivate». «Quanto alla nuova questura – ha concluso – la nostra posizione è sempre stata chiara: la Stanga non è la collocazione e ideale. Per noi va fatta in piazzale Stazione, ovvero il luogo in cui è più sentita l’emergenza degrado in città». «Finalmente la questura è stata elevata in prima fascia – ha commentato, invece, l’altro giorno il consigliere di Fratelli d’Italia, Enrico Turrin, che non ha rinunciato a punzecchiare l’amministrazione Giordani – si tratta di un passaggio molto importante per la nostra città. Un passaggio che, si spera, possa ristabilire quel senso di sicurezza che ultimamente si è perso».
Alberto Rodighiero Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino