L'azienda chiede di lavorare 363 giorni l'anno, no dei dipendenti

L'ampliamento della Stevanato
PIOMBINO DESE - La produzione “tira”, c’è bisogno di più lavoro. L’azienda chiede turni produttivi per 363 giorni l’anno, con stop...

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PIOMBINO DESE - La produzione “tira”, c’è bisogno di più lavoro. L’azienda chiede turni produttivi per 363 giorni l’anno, con stop solo a Pasqua e Natale. Ma gli 800 lavoratori a ciclo continuo della Nuova Ompi della famiglia Stevanato di Piombino Dese non accettano l’idea e chiedono alla proprietà di mantenere le vacanze pasquali e natalizie per staccare la spina, ricaricare le batterie e passare più giorni in famiglia.

  
IL MANDATO DELLE ASSEMBLEE
Le organizzazioni sindacali Cgil e Cisl al termine delle assemblee in fabbrica hanno ricevuto un mandato ben preciso: rispedire al mittente la proposta aziendale di aumentare i giorni lavorativi durante l’anno. I lavoratori non sono in stato di agitazione ma i rappresentanti delle Rsu raccolgono lo sfogo dei dipendenti della ditta leader mondiale nel settore del vetro. 
La Nuova Ompi srl, azienda storica del territorio, occupa quasi 1400 addetti a Piombino Dese, almeno 800 dei quali lavorano a ciclo continuo, giorno e notte, sabato e domenica, feste comprese. Ad oggi si fermano solo 2 giorni a Pasqua e dal 25 dicembre a Capodanno, e fanno due settimane di ferie da giugno a settembre, scaglionate, garantendo la massima produzione anche in questo periodo. 
I lavoratori sono impegnati in ambienti molto caldi, tanto che tra i rappresentanti sindacali e l’azienda si è concordato un protocollo che impone lo spostamento o la sospensione del ciclo produttivo in alcuni momenti a causa delle alte temperature. 
«I dipendenti della Nuova Ompi lavorano con dispositivi individuali di protezione molto particolari- sottolineano Sergio Polzato, Femca Cisl, e Luca Rainato, Filctem Cgil -; in alcuni reparti le lavoratrici hanno per 8 ore al giorno una tuta quasi da astronauta, con relativo peso e ingombro, lavorando in luoghi chiusi dove ci si dimentica la luce del sole». 
Di recente la direzione aziendale ha esplicitamente chiesto ai dipendenti di produrre per 363 giorni all’anno eliminando le fermate collettive di 2 giorni a Pasqua e della settimana di Natale, spostando queste ferie in altri periodi dell’anno. 
INCENTIVI ECONOMICI

«Naturalmente la proposta aziendale prevede incentivi economici, ancora tutti da discutere - afferma Luca Rainato - ma le assemblee hanno registrato la netta contrarietà degli addetti del ciclo continuo. Solo otto hanno votato a favore della richiesta aziendale. Il profitto aziendale è importante, nessuno lo discute - dicono i sindacati - ma queste donne e uomini hanno degli affetti familiari, e già adesso per permettere a un turno di fare le due settimane di ferie gli altri 4 devono cambiare il proprio calendario di lavoro, garantendo più presenze proprio nel periodo più caldo dell’anno. Solo per questo abbiamo inviato una lettera all’azienda e alla famiglia Stevanato perché, per il bene di tutti, faccia un passo indietro».
Luca Marin
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Il Gazzettino