Padova - Prigionieri dei parchi pubblici: non è una battuta. Tra giovedì e venerdì una decina di persone è rimasta...
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LA RIUNIONE
E ieri mattina sul “giallo” dei cittadini dimenticati dopo l’ora di chiusura all’interno dei giardini pubblici, a palazzo Moroni è stata organizzata una riunione tra tecnici con l’assessore Chiara Gallani con delega al verde e ai parchi. Si è ipotizzato, per tutti i casi presi in esame, un errore da parte della cooperativa che ha in gestione l’apertura e la chiusura delle aree verdi comunali. Venerdì sera, ad esempio, sembra che l’addetto alla chiusura del cancello del parco Europa indossasse le cuffiette per ascoltare la musica e non abbia sentito la donna asiatica che urlava di aspettare perchè dentro c’era ancora lei con i nipoti. Qualcuno ha proposto di installare in tutte le aree verdi comunali dei sensori, da attivare dopo la chiusura dei giardini per segnalare eventuali persone rimaste all’interno. Sul sito del Comune “Padovanet”, è riportato che attualmente il servizio di apertura e chiusura dei parchi viene realizzato tramite appalti che sono in carico alle Cooperative Sociali.
Marco Aldighieri
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Il Gazzettino