Indiano ucciso a coltellate e dato alle fiamme: fermato il coinquilino

Il fermato per l'omicidio, Sanjay Budhwar
PADOVA - I carabinieri hanno chiuso il cerchio sull'omicidio dell' indiano Hoshiar Singh, 40 anni, ucciso a coltellate e poi dato alle fiamme, fermando il coinquilino e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - I carabinieri hanno chiuso il cerchio sull'omicidio dell' indiano Hoshiar Singh, 40 anni, ucciso a coltellate e poi dato alle fiamme, fermando il coinquilino e connazionale con l'accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Si tratta di Sanjay Budhwar, 36 anni, metalmeccanico residente a Saonara, messo sotto torchio quasi per 24 ore assieme al suo vicino di casa, un pakistano con il quale aveva avuto all'alba di ieri una lite piuttosto accesa, motivo per la quale erano intervenuti i carabinieri. Nessuna accusa sarebbe stata sollevata contro il pakistano.


Per il magistrato, Andrea Girlando, sono invece più che sufficienti gli elementi raccolti dall'Arma a carico dell'indagato. Sembrerebbe che Budhwar abbia aggredito nel sonno il connazionale, colpendolo con una decina di coltellate, anche alla gola. Poi l'ha coperto con lenzuola e abiti cui ha dato fuoco. Pare che tra i due ci fosse da tempo una difficoltà di convivenza che aveva portato a un insofferenza reciproca che aveva passato il limite. I carabinieri avrebbero anche recuperato l'arma del delitto, un coltello da cucina. Ancora poco chiari i risvolti, invece, sulla lite tra l'indagato e il suo vicino di casa, il pakistano il cui appartamento è sullo stesso pianerottolo. Secondo quanto si è appreso, ai carabinieri, prima del loro intervento, sono giunte due telefonate al 112: una dell'indagato e l'altra della moglie del pakistano, entrambe, pare, di accuse reciproche sull'omicidio.

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino