L'azienda ospedaliera non paga i medici e l'ateneo fa causa: arretrati per 4 milioni

(foto di archivio)
PADOVA - Il cda dell'Università di Padova ha autorizzato il rettore Rosario Rizzuto ad adire le vie legali per recuperare 4,4 milioni di euro dall'Azienda...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PADOVA - Il cda dell'Università di Padova ha autorizzato il rettore Rosario Rizzuto ad adire le vie legali per recuperare 4,4 milioni di euro dall'Azienda ospedaliera. Al centro della vicenda ci sono 15 convenzioni per docenti di area medica che hanno portato l'Università di Padova ad assumere tre docenti nel 2008, 11 ricercatori a tempo indeterminato nel 2009 e un altro docente nel 2011, tutti chiamati a svolgere didattica e ricerca per l'ateneo ma anche assistenza per l'ospedale.


I loro stipendi dovevano essere a carico dell'Azienda ospedaliera, che però ha versato solo un acconto pari a un milione di euro. Nel 2018 l'Azienda ospedaliera ha chiesto di fissare alle convenzioni una durata certa (indicata in sei anni), di far cessare l'obbligo per i cinque ricercatori, che nel frattempo sono diventati docenti, e di coinvolgere la Regione per adeguare le convenzioni alle nuove normative regionali.

L'Università di Padova ha respinto tutte le richieste e ha sollecitato il pagamento di tutti gli arretrati, senza esito. E così il cda di ateneo ha constatato che «non si può prescindere dall'ottenimento del pagamento, da parte dell'Azienda, delle somme dovute fino al 31 dicembre 2018, anche procedendo per le vie legali». 
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino