PADOVA - In giunta scoppia il caso maglietta bagnata. Una polemica che più estiva non potrebbe essere. Una polemica che, però, assume anche un importante risvolto...
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La settimana scorsa l'esponente di Colazione civica aveva attaccato anche un concorso di bellezza organizzato a palazzo Moroni. «Oggi il palazzo comunale ospiterà, come negli anni passati, un concorso di bellezza. Il palazzo di tutte e di tutti vedrà sfilare delle giovani donne, tra molti flash e molte telecamere: potrei giurare che saranno tutte giovanissime e bellissime. Praticamente perfette. In una giornata come questa - ha scritto - mi viene da pensare, invece, a tutte le altre. A tutte quelle donne inadeguate nei confronti di un modello di bellezza che troppe volte diventa una gabbia che ci viene imposta». All'attacco, ieri, anche la sua compagna di partito Daniela Ruffini: «Mi chiedo come l'amministrazione abbia potuto avallare su un'area pubblica, di interessa storico e culturale, un simile evento. Mentre le donne continuano a lottare contro l'uso mercantilistico dei loro corpi, c'è chi questo uso continua a praticarlo ad esclusivo consumo di chi vende alcolici, solo per avere un profitto».
La presa di posizione di Nalin è destinata a far rumore. Non c'è ombra di dubbio, infatti, che il Comune non abbia mai fatto nulla per penalizzare i Navigli. L'assessore al Commerci Antonio Bressa , per esempio, ha partecipato alla presentazione del programma della manifestazione, di cui era parte integrante Miss maglietta bagnata.
LE ALTRE POSIZIONI
«Siamo di fronte a un'edizione particolare, perché per la prima volta l'area è gestita a seguito di un bando pubblico emesso direttamente dal Comune - ha spiegato in quell'occasione Bressa - .Ne consegue una maggiore responsabilità per gli organizzatori, che oltre ad animare come gli scorsi anni la nostra zona universitaria in primavera ed estate, hanno in gestione la cura del lungargine per i prossimi anni. Con loro troveremo certamente il giusto mix tra l'offerta di intrattenimento, che è necessaria per una città giovane come la nostra, e la responsabilità di calare quest'evento in armonia con il contesto cittadino che lo ospita».
«Le ragazze hanno scelto liberamente di partecipare, si tratta solo di divertimento ha replicato ieri pomeriggio Contin . Mi dispiace che su 200 eventi che abbiamo organizzato, si parli solo di questi. Il Comune se la prenda, invece, con quelle manifestazioni che prendono soldi pubblici e poi non fanno quasi nulla».
Alberto Rodighiero Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino