«Il male amplifica i cuori». Mamma Ileana muore a 46 anni

Ileana Finotto
CADONEGHE - «La malattia amplifica i cuori. É portatrice di valori che ritrovi nei volti e nelle azioni delle persone che ti stanno vicino». Questo diceva...

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CADONEGHE - «La malattia amplifica i cuori. É portatrice di valori che ritrovi nei volti e nelle azioni delle persone che ti stanno vicino». Questo diceva Ileana Finotto in un video di quattro anni fa quando raccontò la sua nuova vita dopo la diagnosi della Sla , la sclerosi laterale amiotrofica. Ileana aveva 46 anni e da 9 conviveva con la malattia degenerativa che in poco tempo l’aveva immobilizzata sulla sedia a rotelle. Era una guerriera, tenace, solare e piena di voglia di vivere. Aveva un marito, Stefano Magro, e tre meravigliosi figli. Giovedì Ileana ha chiuso gli occhi per sempre. Prima della diagnosi gestiva un negozio di abiti usati per neonati e mamme in attesa nella zona della Castagnara.

 
IL VIDEO SUI SOCIAL
Quattro anni fa la donna aveva raccontato in un video la sua vita dopo la Sla per lanciare uno straordinario messaggio di speranza a chi ha subìto, come lei, un cambiamento così radicale e drammatico. «Quando capita non si è preparati ad accettare una simile sfida che mai avrei pensato potesse capitare a me. Una sfida che si è presentata sotto forma di Sla. Ho dovuto instaurare un nuovo rapporto con il mio corpo. La Sla non si vince ma si può accettarla e ho scelto di accoglierla come parte della mia esistenza. La malattia fa prevalere il valore delle relazioni umane, amplifica i cuori. Ho ancora una vita, diversa da quella di prima, ma che vale ancora la pena di essere vissuta». Qualche tempo fa Ileana aveva avviato una raccolta fondi coinvolgendo i canali social per acquistare un’auto munita di una pedana per poter far salire anche la carrozzina.
L’APPELLO
«Sono giovane, ho una splendida famiglia, 3 figli e tanta voglia di vivere - aveva scritto la donna - dal 2010 convivo con una malattia degenerativa altamente invalidante, la sclerosi laterale amiotrofica. Ho bisogno di assistenza esterna giorno e notte, sono immobile e ho la tracheotomia, cioè respiro grazie ad un ventilatore. Vorrei uscire, vedere fuori, andare al mare con la famiglia, le amiche, e l’assistente. Per rendere possibile tutto ciò necessito di un’auto con pedana posteriore per la mia carrozzina e l’assistenza sempre presente. Tutto ciò è molto costoso e chiedo il vostro aiuto». 

Oltre che i famigliari, la scomparsa di Ileana lascia nel dolore e sconforto anche le amiche più strette, quelle che hanno condiviso i momenti di gioia e quelli più difficili della sua malattia. «Nonostante la malattia Ileana non ha mai perso il sorriso e l’ironia - dicono - la malattia l’ha trasformata nel fisico ma non nel carattere, nel suo essere unica e autentica. Stare con lei ci faceva stare bene». «Ciao Ileana, una mamma e una donna piena d’amore, un esempio di vita, di forza, di energia». Per dare l’ultimo saluto a Ileana amici e parenti si ritroveranno lunedì prossimo alle 10.30 nella chiesa parrocchiale della Mandria, in città.
Lorena Levorato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino