MONTAGNANA - Ha deciso di togliersi la vita a Borgo Veneto poco distante da un passaggio a livello: a lanciarsi sui binari davanti a un treno in corsa è stato un ragazzo di...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Man mano che il tempo passava, la preoccupazione dei genitori si faceva sempre più forte fino a trasformarsi in un dolore straziante. Qualche ora dopo, infatti, gli agenti della polizia ferroviaria di Legnago si sono presentati in via Carducci, dove il ragazzo abita insieme ai genitori e al fratellino Vittorio, di 6 anni. Il ragazzo si era nascosto dietro uno dei cespugli che costeggiano i binari, all’altezza di via Oppi, in attesa del treno che lo avrebbe ucciso, il regionale Mantova-Monselice. Erano le 10 quando si è lanciato sui binari. Il macchinista ha tentato di frenare, ma non è riuscito a evitare l’impatto. Quando i soccorritori hanno recuperato il corpo, non hanno trovato nessun documento. Poi però il ritrovamento del cellulare ha permesso agli agenti della Polfer di identificare il ragazzo e di dare alla famiglia la notizia che nessun genitore vorrebbe mai ricevere.
La morte del 18enne è stata un macigno che ha colpito anche l’intera squadra di musici e sbandieratori di San Vitale, di cui il ragazzo faceva parte da ben dieci anni. «Ci era giunta voce che non era tornato a casa per pranzo – racconta il presidente Daniele Marchioro – poi abbiamo sentito del suicidio sotto al treno, ma non ci siamo insospettiti perché all’inizio la vittima sembrava essere uno straniero. Mai avremmo immaginato che fosse successo a Leonardo». Un ragazzo sorridente, serio, sempre pronto a dare una mano: se c’era qualcosa da organizzare con il gruppo di rievocazione storica oppure con la Pro Loco era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via. A scuola aveva sempre avuto ottimi risultati, in paese nessuno sospettava che rischiasse di perdere l’anno, come invece è successo. Agli amici aveva detto di avere una o due materie “sotto”, invece erano molte di più. Del peso che lo opprimeva non aveva parlato con nessuno, né con i genitori, né con la fidanzata, tanto che chi lo conosceva vedeva in lui il solito Leonardo: socievole, pieno di energia e con in testa tanti progetti per il futuro. A breve si sarebbe fatto la patente e poi in programma aveva tante esibizioni con il gruppo di sbandieratori, di cui vestiva con orgoglio la maglia rossoblù, che pochi giorni fa, in un post pubblicato sui social aveva definito la sua «seconda pelle».
Sos Suicidi. Sono attivi alcuni numeri verdi a cui chiunque può rivolgersi per avere supporto e aiuto psicologico:
Telefono Amico 199.284.284
Telefono Azzurro 1.96.96
Progetto InOltre 800.334.343
De Leo Fund 800.168.768 Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino