PADOVA - Ponte Sant'Agostino uno degli scorci più suggestivi di Padova da dove si può ammirare uno dei simboli della città: la Specola. E' questo il...
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Purtroppo non è la prima volta che Padova vede sorgere accampamenti lungo le rive dei suoi canali ma, fino ad ora succedeva lungo il Brenta, il Bacchiglione, in aree periferiche o più nascoste del territorio comunale e quindi più difficili anche da individuare ma questa volta il rifugio è stato sistemato in centro storico ed in un luogo frequentato da tanti turisti. Molti i commenti dei cittadini che hanno risposto postando altre foto dell'improvvisata abitazione ma anche foto che sempre nel Tronco Maestro vicino alla Specola documentano lo scarico di due materassi che si vedono galleggiare vicino alla riva.
FORZA ITALIAAnche il consigliere comunale di Fi Eleonora Mosco, ha segnalato la questione con documentazione fotografica sia sul social che ai Servizi Sociali che come specifica Alle parole non fa seguire i fatti. Non mi posso esimere dalla triste constatazione che gli ultimi non ricevono il soccorso umano di cui necessitano non per partito preso ma semplicemente per il più comune senso di umanità cui nessuno dovrebbe sottrarsi, tantomeno le pubbliche istituzioni - afferma Mosco - il senso di umanità comprende certamente le vittime del degrado e della solitudine ma anche chi deve, suo malgrado, subire il degrado che tali situazioni generano: coloro che abitano in prossimità dei centri di degrado e hanno tutte le ragioni per temere eventuali conseguenze anche a livello sanitario di igiene e salute pubblica. Urge l'efficienza dei fatti a tutela delle vittime del degrado, degli ultimi invisibili e di chi ne vive le conseguenze. Tutti i cittadini hanno la medesima dignità per essere tutelati dalle istituzioni cittadine. Anche in questo caso si sono moltiplicati i commenti che chiedono di sanare al più presto la situazione ma anche le segnalazioni di altre situazioni per le quali si richiede l'intervento dell'amministrazione. In primis l'area Pp1, tra piazzetta Gasparotto e via Trieste, dove nonostante gli interventi di sgombero e messa in sicurezza già effettuati in passato si segnalano nuove presenze.
Luisa Morbiato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino