PADOVA - «Pensavo sarei morta. Avevo tanto caldo, una sete tremenda, il tempo non passava mai». Ore di angoscia per una 50enne che è rimasta intrappolata...
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IL FATTO
Alle nove di mattina di venerdì 28 la donna è salita sull'ascensore senza prendere il cellulare, doveva buttar via alcune cose. Ma l'ascensore è rimasto bloccato tra il primo e il secondo piano. A casa della donna è arrivata la colf, ma non ha udito le sue grida. La 50 enne ha anche tentato di forzare le porte della gabbia, ma senza successo, salvo creare una fessura per far passare un po' di aria. Nell'ascensore aveva anche alcune bottiglie di vino, così per dissetarsi ha rotto il collo di una delle bottiglie e l'ha bevuta. Poi si è addormentata. Caldo, sete, paura, alla fine l'arrivo della figlia ha scongiurato il peggio per la donna che, quando i pompieri l'hanno liberata, si è messa a piangere.
Il Gazzettino