MESTRE - Il sospetto è che in città sia arrivata una partita di eroina particolarmente forte, e che i pusher la stiano vendendo tutta nella zona della stazione. Tre...
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Giovedì pomeriggio, nel sottopasso di via Dante, altra zona frequentata dagli eroinomani in città, è toccato a un 28enne di Belluno finire in overdose. Anche per lui, come nel caso del giorno precedente, è stata provvidenziale l’iniezione di Naloxone. Portato in pronto soccorso, si è ripreso dopo poche ore e i medici l’hanno quindi dimesso.
Resta il fatto che tre episodi in un periodo così ravvicinato, dopo mesi in cui non venivano più registrate tragedie legate al consumo di eroina, non possono essere casuali.
Gli spacciatori dell’area della stazione, ora, sono sempre nigeriani. Provengono, in gran parte, da percorsi di protezione umanitaria (rifiutata) e si riciclano come pusher. La droga che vendono non è sempre uguale: a volte ha effetti lievi, altre volte devastanti, altre ancora praticamente nulli. Dipende dal taglio, dipende dalla qualità. Il punto è che quando arriva una partita “buona”, il rischio si alza a dismisura. Non sono i tossicodipendenti storici quelli più a rischio, ma i consumatori definiti “occasionali”. Oppure quelli più deboli, come chi, nel caso di De Simon, è appena uscito da un percorso di recupero. Chi ha il fisico più debilitato, o non ha un organismo assuefatto a questo genere di contraccolpi stupefacenti, in questo momento è in pericolo.
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Il Gazzettino