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ROCCA PIETORE - Nuova incursione dolomitica per il presentatore televisivo e scrittore Massimiliano Ossini. E ancora una volta al cospetto della Marmolada, la cima tra le più amate dal 43enne napoletano. Questa volta, però, non in versione scalatore bensì sommozzatore. Accompagnato dai componenti del Gruppo alpino della Polizia di Stato si è infatti tuffato, con muta e pinne, in un varco del lago Fedaia che in questo periodo dell’anno risulta completamente ghiacciato. «Non è stata un’esperienza bellissima - ha ammesso Ossini al termine dell’immersione -. Là sotto, al buio e al freddo, ho avuto paura. Ad ogni modo, le emozioni non sono mancate». Le riprese, anche e soprattutto quelle sott’acqua, diventeranno materiale prezioso da utilizzare nelle sue note trasmissioni: Kalipè e Linea bianca.
I LAVORI
È durata alcune ore la coraggiosa impresa di Ossini e degli agenti di Polizia che l’hanno accompagnato ai 2.057 metri di altitudine, ai piedi della Regina delle Dolomiti, per un’impresa tutt’altro che semplice che lo stesso volto televisivo ha definito «molto complicata. Il momento più pesante è stato quando Marco, che avrebbe dovuto farmi da angelo custode, mi ha abbandonato per andare a recuperare una telecamera: mi sono sentito solo ed è stato bruttissimo». Il tono è scherzoso ma nasconde un profondo senso di timore vissuto non in leggerezza. «Ho avuto tanto freddo - spiega - soprattutto quando l’acqua ha iniziato a entrarmi dal collo. Non parliamo delle mani: letteralmente congelate». Le immagini dei fondali, dall’acqua scura e con scarsa visibilità, hanno rivelato comunque dei segreti preziosi da far conoscere al grande pubblico.
L’EMOZIONE
Pur con le premesse non proprio positive, Ossini sottolinea però che «è stata un’esperienza incredibile, con i bravissimi componenti del Gruppo alpino della Polizia, ai piedi della Marmolada».
Il Gazzettino