Vecchie ossa affiorano dal cimitero: «Isoleremo l'area»

I RESTI Alcuni dei vari frammenti ossei emersi dal terreno
CASTELFRANCO Femori, clavicole, ulne e ossicini di vario genere riemergono dal terreno del cimitero. Uno scenario da film dell’orrore che ha lasciato sgomenti i cittadini...

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CASTELFRANCO Femori, clavicole, ulne e ossicini di vario genere riemergono dal terreno del cimitero. Uno scenario da film dell’orrore che ha lasciato sgomenti i cittadini più sensibili passati per la piccola via che costeggia la parte più vecchia del campo santo, nella zona dove riposa il conte Bolasco. Ma, quello a cui hanno assistito, è ben lontano dall’essere un set cinematografico. Si è trattata per lo più di una disattenzione da parte degli operatori di Castelfranco patrimonio servizi in seguito alle forti piogge dei giorni scorsi, ma in poche ore gli operai hanno riportato la situazione alla normalità rimuovendo i resti.

IL RITROVAMENTO
«È un campo santo molto vecchio dov’è normale che capitino queste cose quando vengono fatte operazioni –spiega il direttore di Cps, Massimo Melato– Anche nel periodo del Covid e in quello primaverile abbiamo continuato i lavori programmati muovendo la terra, che va poi lasciata mossa e con la pioggia è venuto a galla quello che prima non si vedeva». Le precipitazioni hanno scavato il terreno portando alla luce le ossa dei defunti che erano stati seppelliti decine di anni fa. In passato infatti, le sepolture all’interno delle bare non erano comuni e i corpi venivano tumulati direttamente all’interno di fosse piuttosto profonde e non era raro che venissero anche messi uno sopra l’altro. «Oggi ci sono le casse, anche rivestite con lo zinco, che risolvono i problemi di questo tipo – afferma Melato – Quella parte del cimitero è molto vecchia e all’epoca non c’erano le casse. È una situazione che purtroppo può capitare, è normale anche se sicuramente non bella da vedere».
I PRECEDENTI

Non è la prima volta che gli operatori di Cps si trovano davanti a circostanze simili. Già in passato a seguito di lavori o precipitazioni è successo che sulla superficie del terreno si vedessero delle ossa. «È una situazione che ogni tanto si ripropone ma siamo sempre stati attenti a intervenire subito per evitare che i cittadini potessero notarle – precisa il direttore – Questa volta c’è stata un minimo di disattenzione e qualcuno l’ha notata prima che potessimo sistemare. Sono d’accordo che non sia una bella visione ma per noi è normale amministrazione e può capitare una disattenzione soprattutto in un periodo di lavoro così intenso. Ora l’idea è quella di circoscrivere la zona per evitare che ci situazioni simili si ripresentino».  © RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino