OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Prima buona notizia: «Cinque reparti Covid sono stati svuotati e ora l’attività ordinaria sta tornando ai livelli di settembre». Seconda: «Negli ultimi dieci giorni non abbiamo registrato nessun nuovo caso di contagio tra il personale sanitario. È la prima volta che succede dopo moltissimi mesi». Per allungare l’elenco delle note liete, però, «adesso non bisogna abbassare la guardia. Il virus corre veloce e le varianti preoccupano. Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare la terza ondata». A fare il punto della situazione è il dottor Daniele Donato, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova, alle prese in questi giorni con il piano di ripartenza delle attività chirurgiche e ambulatoriali. I reparti Covid si stanno svuotando e i due ospedali padovani stanno tornando gradualmente a pieno regime anche con il resto dell’attività.
IL CONFRONTO
Due mesi fa il dottor Donato prendeva il posto di Luciano Flor al timone dell’Azienda ospedaliera di Padova.
I DUE POLI
Da due settimane la terapia intensiva dell’ospedale Sant’Antonio è di nuovo dedicata ai pazienti “no Covid”. Passando al polo di via Giustiniani, sono già stati liberati i reparti al decimo e al nono piano del monoblocco (tornati ad ospitare medicina, clinica medica e ricoveri legati alla libera professione). Recuperato anche un reparto di medicina al settimo piano. Un reparto di medicina è stato liberato pure all’ottavo piano del policlinico mentre l’ultima novità riguarda il quinto piano dello stesso stabile: l’obiettivo è liberare in questi giorni i 18 posti letto della rianimazione “Istar 3” per consentirle di dare supporto all’attività chirurgica. Complessivamente tutte queste riconversioni consentono all’Azienda ospedaliera di ritrovare 100 posti-letto.
Restano invece nella trincea del Covid la terapia intensiva centrale diretta dal dottor Ivo Tiberio (18 posti letto), la terapia semi-intensiva del professor Andrea Vianello (altri 18 posti) e il reparto di Malattie infettive della dottoressa Anna Maria Cattelan (58 posti letto). I numeri per ora bastano: ai nuovi ingressi corrispondono sempre uscite, negli ospedali non c’è più l’ondata travolgente vissuta in primavera e poi a fine autunno.
LA PROSPETTIVA
«L’attività ambulatoriale è tornata alla normalità, mentre per quanto riguarda l’attività chirurgica stiamo recuperando personale e sale operatorie - spiega Donato - Se a dicembre le prestazioni erano scese al 50%, ora siamo saliti all’80. Speriamo di tornare a pieno ritmo, oggi i numeri veneti sono buoni. Calano anche gli interventi del Suem per pazienti Covid: erano 80 al giorno, ora sono in media 25. Siamo tornati ai livelli di settembre e ottobre, prima della seconda ondata».
L’altro aspetto positivo riguarda l’assenza negli ultimi dieci giorni di nuovi contagi tra i sanitari. In Azienda su 9.600 lavoratori ne sono stati vaccinati oltre seimila. «Stiamo vedendo i risultati».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino