TRECENTA - Stavolta è l’acqua a creare una nuova emergenza all’ospedale San Luca: un’infiltrazione ha messo fuori uso le sale operatorie. Il problema...
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LA CRITICA
Ma per Guglielmo Brusco, che da anni si erge a difesa dell’ospedale di Trecenta, «se anche il discorso dell’allagamento è un fatto occasionale, almeno si spera, dimostra simbolicamente una situazione di crisi del San Luca che deve essere affrontata in modo radicale. C’è molta preoccupazione: tutto ciò che capita alla struttura fa aumentare il pericolo di vedere indeboliti dei servizi. Questo ultimo fatto è preoccupante ma lo è più l’andamento generale, per questo spero e mi auguro che anche il sindaco di Trecenta si metta in moto per sorvegliare con più efficacia la situazione e di far sentire la voce delle istituzioni nelle sedi opportune. Io non sono un amministratore pubblico, ma mi sta molto a cuore il destino di questo ospedale, che è l’ospedale di tutto l’Alto Polesine, una delle zone con la maggior concentrazione di over 65 d’Italia». Brusco, con un passato da assessore provinciale alla Sanità, chiede «maggior attenzione e impegno da parte di tutti per far riprendere anche quantitativamente i servizi. E affrontare i problemi che affliggono la nostra sanità, a cominciare da quello del personale, pesantissimo in particolare proprio a Trecenta».
COMITATO ALTOPOLESANO
Anche Jenny Azzolini, portavoce del Comitato altopolesano per la difesa del San Luca e della sanità, interviene sulla “rottura”: «Per il San Luca non ci sono mai belle notizie. È un ripetersi di cose poco simpatiche che dimostrano uno stato di costante abbandono. Sono stata a controllare e ho visto le sale chiuse. È la conferma di una situazione critica che riguarda anche le manutenzioni». Dalle notizie trapelate in mattinata, anche il reparto di terapia intensiva pareva fosse stato interessato indirettamente dalle infiltrazioni, ma l’Ulss Polesana precisa che «il guasto che si è verificato non ha coinvolto altre aree sanitarie dell’ospedale di Trecenta».
Ieri, sottolinea ancora l’azienda sanitaria, sono state effettuate tutte le verifiche necessarie «per garantire la sicurezza dell’area e il ripristino immediato di 4 delle 6 sale operatorie. Le ultime due sale operatorie saranno riaperte, e ripristinate all’uso, nel corso dei prossimi giorni, dopo l’esecuzione delle necessarie verifiche e i conseguenti interventi. Gli utenti programmati per operazioni chirurgiche all’ospedale San Luca vengono in queste ore contattati dall’Azienda Ulss 5 e convocati nei prossimi giorni per il loro intervento». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino