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ROVIGO - L'aumento vertiginoso di materie prime e costi relativi alle bollette spaventano il comparto ortofrutticolo. Lo scenario delineato all'inizio della raccolta estiva da Giordano Aglio, vicepresidente Cia Rovigo, è allarmante: «Se questo trend andrà avanti, con rincari esponenziali dei costi dei concimi e dell'energia, decine di aziende ortofrutticole polesane saranno costrette a chiudere entro la fine dell'anno in corso».
IL BOLLETTINO
I dati contenuti nell'ultimo bollettino del Mercato ortofrutticolo di Lusia mostrano un continuo peggioramento: «Agli agricoltori viene riconosciuto sempre meno, chiaro che a queste condizioni molti non saranno in grado di tenere in piedi l'attività».
LE DIFFICOLTÀ
«Stiamo registrando grosse difficoltà relativamente agli imballaggi - continua Aglio - il costo delle cassette di plastica è aumentato del 45%». Da qui la richiesta che Cia avanza al Governo: il comparto agricolo sia destinatario in breve termine di specifici aiuti. «Durante la pandemia abbiamo affermato che per superare un momento di gravità eccezionale servivano interventi dello Stato altrettanto eccezionali. Lo stesso vale adesso: stiamo attraversando una congiuntura particolarmente complicata a motivo dell'onda lunga del covid e della crisi internazionale che si ripercuote, a cascata, pure nel locale. Le nostre aziende hanno bisogno di agevolazioni e sostegni diretti». Aglio conclude: «Al di là delle oggettive difficoltà di reperimento delle materie prime agricole, e dei prezzi in crescita in maniera esponenziale, sono in atto dei fenomeni di speculazione lungo la filiera che non sono giustificabili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino