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TREVISO - L’orso torna nella Marca. Nell’ultimo fine settimana ci sono stati due avvistamenti, entrambi nella zona di Vittorio Veneto, in località Sant’Augusta, lungo la strada sterrata che porta al Cansiglio. È la seconda volta questa estate che i plantigradi fanno capolino nell’alto trevigiano: a giugno un esemplare sostò per quasi una settimana tra Fregona e Cordignano. Quello avvistato nel vittoriese non pare però essere lo stesso orso. Sia sabato mattina che domenica escursionisti di passaggio hanno incrociato probabilmente lo stesso orso in momenti diversi.
L’ALLARME
Il primo avvistamento sabato alle 7,30 di mattina: un 70enne impegnato in una camminata di buon’ora ha visto l’orso sbucare dal bosco, attraversare il sentiero davanti a lui e poi scappare dall’altra parte non appena accortosi di essere osservato. Il tutto è durato pochi secondi, quanto basta però per allarmare l’escursionista che ha subito avvisato la centrale dei carabinieri: «Mi è passato davanti - ha detto - era un orso, grande, appena mi ha visto è scappato nel bosco».
L’ESPERTO
Fabio Dartora, tecnico faunistico, esperto nel monitoraggio dei mammiferi carnivori, presidente della Wildlife Initiative Italia, osserva: «Le dinamiche naturali che stanno interessando la fascia prealpina in questi ultimi anni ci danno la possibilità di incontrare animali che da molto tempo erano spariti dal patrimonio forestale: lupo, sciacallo dorato, gatto selvatico, puzzola, e la lontra per il fiume Piave. L’orso è una di queste specie, che sembra però aver una corridoio naturale preferenziale che interessa l’altopiano del Cansiglio e i suoi dintorni. Negli anni si è assistito più di una volta a questa presenza a volte sporadica a volte più insistente. La presenza dell’orso testimonia il grande valore ambientale della zona, nei prossimi anni possiamo aspettarci che queste presenze sporadiche diventino presenze fisse. E per evitare inutili paure o per gestire i potenziali conflitti questi animali vanno studiati e monitorati per avvicinare anche le persone a un ambiente sempre più ricco di fauna».
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Il Gazzettino