Altro orso in Trentino: il governatore chiede aiuto a Roma

Altro orso in Trentino: il governatore chiede aiuto a Roma
TRENTO - Appena catturato l’orso M57 - responsabile dell’attacco notturno e del ferimento del carabiniere vicentino - c’è un altro orso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRENTO - Appena catturato l’orso M57 - responsabile dell’attacco notturno e del ferimento del carabiniere vicentino - c’è un altro orso “confidente” che è stato avvistato in centro al paese e si avvicina abitualmente ai centri abitati. La risposta della giunta provinciale: va catturato e portato al Castello. Con un problema: al Castello - come spiega l'Adige - c’è spazio per tre orsi. Uno è la femmina JJ4 che è lì rinchiusa da 11 anni. L’altro è M57 proveniente da Andalo, e se arrivasse anche il secondo maschio di Andalo il centro faunistico sarebbe pieno.

Cosa succederebbe allora se venite catturato M49, in fuga sul Lagorai ma sul quale pende sempre ordinanza di cattura o abbattimento di Fugatti? Per il presidente della giunta la risposta la deve dare Roma, in particolare il ministro dell’Ambiente, al quale ha chiesto di farsi carico dei “troppi orsi” del Trentino, da trasferire non si sa dove.
Intanto ha haannunciato che  emanerà un'ordinanza di cattura.

I LUPI
Se n’è discusso ieri al Comitato  per l’ordine e la sicurezza pubblica, che però ha dovuto affrontare anche un altro argomento: quello dell’espansione dei lupi soprattutto nel Trentino Orientale. La penetrazione dei branchi di lupi è spontanea e naturale, e sta avvenendo su tutto l’arco alpino. Ma questo crea inevitabili problemi per i pastori, che prima erano abituati a lasciare gli animali al pascolo da soli, ed ora devono fare i conti con il grande predatore.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino