VICENZA - Un mestiere? Sì, ma non solo. E' un'arte alimentata dalla passione per la meccanica che si tramanda di generazione in generazione dal 1905. Da allora...
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Mezzo secolo fa Renato aprì il suo negozio: «Io ci vorrei morire qui dentro»
L'attività, nata come laboratorio di riparazione, era stata ricavata a due passi dalla basilica palladiana perché lì lavoravano sellai, maniscalchi e “cavallari”, che fornivano i servizi per carrozze e diligenze. Insomma, la zona era una sorta crocevia che vedeva passare molte persone e personaggi illustri, anche per la presenza dell'albergo del Cappello rosso.
La storica trattoria Ponte delle Bele che ospitò De Andrè e vide litigare Lionello Foto
Da allora sono passati 98 anni. «Fra poco festeggeremo i 100», sottolinea Giuliana, secondo cui il salotto cittadino ha mantenuto il fascino di un tempo.«Non sta morendo. Subisce le problematiche legate alla nascita dei centri commerciali, dove le persone trovano velocemente parcheggio. Il centro è bello e pulito, e i colleghi cordiali. Certo, ci sono momenti in cui è poco frequentato, ma questo accade anche nei centri commerciali. Tante persone camminano e poche acquistano, come dappertutto».
Gli incisori che creano gli stampi per i lingotti d'oro spediti in Arabia Saudita e Svizzera Foto
E a chi osserva che molti giovani, per conoscere l'ora, guardano il cellulare, Giuliana replica che l'orologio non è passato di moda, anzi. «C'è un ritorno - spiega - Alcuni nipoti, per esempio, passano da noi per risistemare l'orologio dei nonni e lo trasformano in un oggetto vintage e di gusto". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino