Oro e soldi nel frigo con la scusa di bonificare: falsi tecnici in azione

Oro e soldi nel frigo con la scusa di bonificare: falsi tecnici in azione
La truffa del falso addetto di Acquevenete fa nuove vittime, dopo le tante già colpite nel recente passato, con un'ondata in particolare a settembre. Giovedì...

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La truffa del falso addetto di Acquevenete fa nuove vittime, dopo le tante già colpite nel recente passato, con un'ondata in particolare a settembre. Giovedì è successo di nuovo. Come spiega la stessa Acquevenete, invitando i propri utenti a prestare particolare attenzione per difendersi dalle truffe dei falsi addetti che si presentano come tecnici dell'azienda del servizio idrico integrato, ricordando che il proprio personale tecnico non è autorizzato a proporre analisi dell'acqua, a raccogliere dati sensibili o effettuare operazioni nelle abitazioni: «Il sedicente tecnico di Acquevenete si è presentato alla porta comunicando di dover eseguire una verifica sulla qualità dell'acqua. Ha chiesto di posizionare i preziosi in frigorifero e quindi ha spruzzato uno spray, dicendo che serviva per una presunta sanificazione. In realtà conteneva una sostanza che ha stordito le malcapitate vittime, consentendogli di portare a termine il furto».


La truffa è stata messa a segno a San Bortolo, in una laterale di viale Venezia. Il finto tecnico, presentatosi con tanto di pettorina e con un tesserino falso, è riuscito ad arraffare un po' di contanti e due orologi d'oro di valore. Un colpo analogo era stato messo a segno anche il 7 dicembre scorso, sempre a San Bortolo, ai danni di un noto ex politico, a casa del quale si è presentato un uomo che con modi gentili ha spiegato di dover fare dei controlli al contatore dell'acqua. Anche in questo caso sembrerebbe essere stato usato dello spray per stordire la vittima, al quale era stato portato via il portafoglio che aveva sul tavolo.
NUMERO VERDE

E se Acquevenete sottolinea come, per qualsiasi chiarimento, è possibile telefonare al numero verde gratuito del servizio clienti 800991544, la Questura dà delle chiare indicazioni: «Non aprire la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme, pettorine o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Spesso i truffatori sono ben vestiti, curati ed educati. Nessuna azienda di acqua, luce o gas manda funzionari a casa degli utenti per riscuotere l'importo di bollette, per controllarle o per eseguire rimborsi. Le eventuali visite dei tecnici, vengono comunicate per tempo all'utente. Per qualunque problema e per chiarire qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113 o il 112».
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Il Gazzettino