Rara antilope araba nasce nel parco faunistico Valcorba

Al parco faunistico Valcorba nascita rarissima: l'orice d'Arabia
POZZONOVO - Il Parco Faunistico Valcorba, a Stroppare di Pozzonovo, ha annunciato ieri una nascita davvero rarissima, avvenuta oltre un mese fa. Il 3 agosto scorso, infatti,...

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POZZONOVO - Il Parco Faunistico Valcorba, a Stroppare di Pozzonovo, ha annunciato ieri una nascita davvero rarissima, avvenuta oltre un mese fa. Il 3 agosto scorso, infatti, è venuto alla luce (per la prima volta in uno zoo italiano) un cucciolo di orice d’Arabia, un’antilope araba molto rara sia in natura che negli zoo. Il Parco di Pozzonovo è l’unica struttura italiana ad ospitare, dallo scorso anno, questa specie, partecipando al programma europeo EEP (European Endangered Species Program), coordinato dal Jardin des Plantes di Parigi. Si tratta in realtà di un ritorno nel Belpaese per l’orice d’Arabia, già approdata in Italia nei lontani anni Sessanta, quando era stata esposta allo zoo di Napoli. Allora, però, i giardini zoologici erano essenzialmente mostre di animali esotici prelevati in natura, mentre le strutture di oggi, come ci tiene ad evidenziare il Parco stesso, sono centri di ricerca scientifica e di conservazione e riproduzione di specie in pericolo di estinzione.

ORGOGLIO
Proprio per questo, il fiocco azzurro al Valcorba rappresenta per tutto lo staff del Parco un motivo di grande soddisfazione e orgoglio, frutto di un duro ma appagante lavoro volto a garantire i migliori standard di benessere agli oltre 400 animali ospitati nella struttura. Ma qual è la storia di questa specialissima famiglia di orici? Mamma e papà sono stati accolti al Valcorba lo scorso anno, provenienti dal Tierpark Berlin e dallo Zoo di Bratislava. I due esemplari si sono dimostrati sin da subito molto affiatati, ambientandosi velocemente al nuovo habitat ricreato appositamente per loro. Ogni più rosea aspettativa è stata superata quando, nel giro di pochi mesi, la femmina è rimasta incinta.
SIMBOLO

«L’orice d’Arabia è una specie simbolo per la principale missione degli zoo moderni: la tutela e la conservazione della biodiversità. – spiega la gestione del Parco - Quest’elegante antilope, a causa della caccia indiscriminata e del bracconaggio ai fini di ottenere come trofei le sue magnifiche corna, era stata sterminata e dichiarata estinta in natura negli anni Settanta». Negli anni Ottanta è così stato avviato un ambizioso progetto di reintroduzione in natura della specie, il primo di questa tipologia ad avere successo. «Oggi questo progetto prosegue anche grazie ai meravigliosi esemplari ospitati al Parco Valcorba, - conclude la gestione - e questa prima nascita italiana si inserisce in una tradizione d’eccellenza, facendo ben sperare per il futuro di questa specie, oggi classificata comunque come “vulnerabile di estinzione”». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino